Trebaseleghe, giovane imprenditore si uccide a 24 anni
Aveva ricevuto lo sfratto dal capannone, decide di farla finita all’interno dell’azienda ereditata dal padre deceduto nel gennaio scorso

Ivan Vedovato
TREBASELEGHE. Un giovane imprenditore s’è tolto la vita, domenica mattina, nel capannone della sua azienda a Morgano. Aveva problemi finanziari e all’indomani sarebbe stato sfrattato dal capannone di via Bosco a Morgano, dove aveva sede la Nuovatek, azienda di riparazione di macchine utensili. A fare la macabra scoperta è stato il fratello con il quale s’era dato appuntamento per sgombrare il capannone.

Il capannone dell'azienda
La nuova vittima della crisi del lavoro, l’ennesima, è un giovane di appena 24 anni, Ivan Vedovato. Accanto al corpo, i carabinieri hanno trovato e sequestrato un foglio a quadretti, dove il giovane ha lasciato le ultime disposizioni della sua attività. I funerali si terranno oggi pomeriggio, nella chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio di Trebaseleghe, dov’è originaria la sua famiglia.
La tragedia è stata scoperta domenica mattina. Il giovane imprenditore s’era alzato all’alba, secondo quanto hanno ricostruito i familiari, sentiti dagli investigatori. Era uscito alle 5.30 e s’era messo alla guida del suo furgone perché avrebbe dovuto effettuare dei viaggi e sgomberare il capannone dal quale all’indomani sarebbe diventato esecutivo lo sfratto. Era d’accordo con il fratello Andrea di trovarsi alla Nuovatek di via Bosco a Morgano per le 8. Ma quando il fratello s’è presentato nel capannone ha trovato l’ingresso chiuso.
Dopo essere riuscito ad entrare, il fratello ha fatto la tragica scoperta. All’interno del capannone ha trovato il fratello privo di vita. Nessun dubbio sull’origine della morte: s’è trattato di un suicidio. Accanto al corpo del giovane è stato trovato anche un foglio nel quale ha lasciato disposizioni inerenti l’attività della sua azienda. Nessuna parola, secondo quanto s’è appreso, sui motivi del gesto. Anche se sono facilmente intuibili, come hanno avuto modo di testimoniare i familiari dell’ennesima vittima della crisi economica.
Ivan Vedovato aveva ereditato l’attività dal padre Giulio, deceduto nel gennaio scorso. Pare che la situazione economica dell’azienda non fosse per nulla buona. Il giovane imprenditore s’era rimboccato le maniche per cercare in qualche modo di rimettere in sesto l’azienda, con seri problemi di debiti, ma non sarebbe riuscito a raddrizzare una situazione economica oramai pregiudicata. Il giorno scelto per farla finita ha un valore simbolico: il giovane imprenditore, infatti, ha deciso di farla finita 24 ore prima dello sfratto dalla sede dell’azienda ereditata dal padre. I familiari sono stati sentiti dai carabinieri e la versione dei fatti è univoca e porta alla crisi economica.
Evidentemente il giovane, che aveva ereditato un’azienda già in acque difficili, non ha retto al peso di vedersi costretto ad andarsene dalla sede della sua ditta.
Non ci sono dubbi sull’origine del decesso. Dopo che il magistrato di turno ha concesso il nulla osta per la sepoltura, i familiari hanno deciso di celebrare i funerali a Trebaseleghe dove è originaria la famiglia del giovane imprenditore.
Il corteo funebre partirà dall’obitorio dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso nel pomeriggio alla volta della chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio di Trebaseleghe, dove alle 16 sono stati fissati i funerali. —
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova
Leggi anche
Video