Tribano boccia il biodigestore «Conselve lo vuole sul confine»
TRIBANO.
Un secco no al progetto per un digestore a biogas che dovrebbe nascere a Conselve, al confine con Tribano. A scandirlo, l'altra sera, il consiglio comunale straordinario convocato a Tribano, davanti a un folto pubblico. Ora è partita una raccolta di firme tra i cittadini: per opporsi all'impianto si potrà firmare in Comune o nei banchetti che verranno allestiti in centro. «La giunta è venuta a conoscenza del fatto che l'amministrazione di Conselve si sta preparando ad autorizzare un impianto a biogas, al confine col nostro comune» ha spiegato il sindaco Piergiovanni Argenton.
«L'impianto sarebbe vicino alla nostra zona industriale e con direzione del vento che tira quasi sempre in direzione della frazione di Olmo. Per questo motivo - ha chiarito il sindaco di Tribano - chiediamo la delocalizzazione. La giunta di Tribano non è contraria a priori a impianti di questo tipo, ma siamo contrari alla collocazione prevista». L'impianto avrebbe una potenza di un megawatt e funzionerebbe con la fermentazione di feci di origine bovina, con l'aggiunta di mais. Deiezioni che arriverebbero, via camion, da vari allevamenti della Bassa Padovana. Collocate negli appositi silos, produrrebbero gas metano con la fermentazione, andando ad alimentare le turbine per la produzione di energia elettrica. La struttura dovrebbe sorgere in prossimità all'incrocio tra la Monselice-Mare e via Olmo. Uno snodo viario a forte pericolosità. Proprio i timori legati agli odori, insieme alla preoccupazione per la sicurezza stradale, sono alla base dell'opposizione di Tribano. «La nostra preoccupazione è che venga stravolta la vita degli abitanti di Olmo e Tribano - riassume l'assessore comunale all'Ambiente Paolo Girotto -. I controlli praticamente non ci sono. L'impianto produrrà dei fanghi residui, da portare via con i camion, e pure una frazione liquida: i proponenti realizzeranno per smaltirla una linea fognaria con cui vorrebbero attaccarsi alla linea pubblica comunale di Olmo di Tribano». «Dobbiamo agire politicamente nei confronti della Regione Veneto» ha evidenziato dai banchi dell'opposizione il consigliere Massimo Cavazzana. Unanime comunque (a parte un'astensione) il voto del consiglio comunale di Tribano che ha approvato la mozione con le osservazioni contro l'impianto. PROGETTO A MONSELICE Asfalto e marciapiedi
MONSELICE.
Approvato il progetto definitivo per gli interventi di miglioramento della sicurezza stradale in centro. Le opere comprendono numerosi interventi di miglioramento dei percorsi pedonali del centro cittadino, del quartiere Marco Polo e della zona dei «musicisti», ovvero via Verdi, via Doninzetti, via Boito, via Bellini, via Puccini, via Rossini. Ma saranno interessate dai lavori anche via S. Giacomo e via Vo' de Buffi, con l'abbattimento delle barriere architettoniche e l'individuazione di percorsi pedonali complanari. L'incarico è stato affidato ad un raggruppamento temporaneo di professionisti, con capogruppo il geometra Luca Callegaro. Il progetto definitivo, appena approvato dalla giunta, prevede per i lavori un importo complessivo di 470 mila euro. Somma che sarà reperita attraverso un mutuo. «I lavori partiranno verso maggio - anticipa l'assessore ai Lavori pubblici Andrea Tasinato -. Non appena avremo la copertura finanziaria procederemo con la gara». Nel dettaglio, in via San Giacomo, sono previsti la sistemazione di un attraversamento pedonale, di un tratto di marciapiede e vari ripristini. In via Vo' de Buffi sarà realizzato un marciapiede dal lato opposto alla mura del Bosco dei Frati. Marciapiede anche in via San Bellino, su entrambi i lati. Ripristino delle asfaltature invece in via San Filippo Neri e nel quartiere «musicisti», così come a Marco Polo, dove è previsto pure il completamento dei marciapiedi. (f.se.)
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