Trombe d’aria del 2008 e del 2010: il rimborso è ridicolo

PADOVA. Su 34 milioni di euro di danni accertati per due trombe d’aria del 2008 e del 2010 nel Padovano, la Regione ha stanziato 500.000 euro, all’incirca l’1,5 per cento. Una cifra purtroppo esigua che dà un rimborso simbolico, ben lontano dall’effettivo. «Trombati non solo dalla tromba d’aria...». E’ironico ma molto amareggiato Alfredo Belluco consigliere di Federcontribuenti nazionale. In mano ha la determina della giunta regionale del 15 giugno scorso. E’ quella spedita alla società Italia 90 Amusement Park di via Padova a Vigonza. «Loro sono stati danneggiati profondamente dagli eventi atmosferici del 6 e 7 luglio 2008» racconta Belluco «hanno avuto all’incirca 510.000 euro di danni e ora avranno 7.500 euro di rimborso. Se non è questa una beffa...».
«La giunta è autorizzata ad erogare un contributo straordinario per 500.000 euro» recita la nota firmata dal dirigente regionale Roberto Tonellato «per fronteggiare gli oneri conseguenti agli eccezionali eventi metereologici che hanno fronteggiato negli anni 2008 e 2010 i comuni di Albignasego, Padova, Abano Terme, Casalserugo, Due Carrare, Maserà, Montegrotto, Ponte San Nicolò, Saccolongo, Legnaro, Sant’Angelo di Piove, Selvazzano, Saonara, Teolo, Torreglia e Rubano. Si sta eleborando una deliberazione con i criteri, le modalità e i termini per la concessione dei soldi».
«L’assessore regionale Daniele Stival» aggiunge Belluco «sostiene che per la calamità che ha colpito l’area di Vallà di Riese Pio X il 6 giugno del 2009 la Regione ha stanziato 2,5 milioni di rimborsi a fronte di danni per 12 milioni perchè i politici laggiù fanno più squadra. A me vien da pensare che loro all’epoca avevano Luca Zaia ministro dell’Agricoltura e questo ha influito molto. E questi rimborsi risibili per le nostre zone resteranno una macchia politica per il nostro presidente del Veneto. Dico no al fatto che ci siano cittadini di serie A e di serie B».
Le due trombe d’aria furono devastanti e molte aziende e famiglie non si sono ancora riprese economicamente da quella batosta. L’evento del 6 e 7 luglio 2008 colpì soprattutto la zona di Albignasego e Salboro, quello del 23 luglio 2010 soprattutto la zona Termale, con Montegrotto e ancora Albignasego. Danni ai tetti, alberi sradicati che hanno compromesso edifici, le strutture più “leggere” spazzate via, auto distrutte. I giorni successivi arrivò anche l’allora capo della Protezione civile Guido Bertolaso. Promise stanziamenti entro la fine di quell’anno. Solo per il suo paese, Montegrotto, il sindaco Luca Claudio chiese almeno 8 milioni di euro. Bertolaso sorvolò l’area termale di Montegrotto e vide la devastazione causata dalla tromba d’aria: bar, alberghi, negozi investiti in pieno da pezzi di grondaie e tegole che il vento ha prima sbriciolato e poi lanciato come proiettili. Solo a Montegrotto non c’era famiglia che non avesse subito danni al tetto. Ora dalla Regione arrivano pochi spicci di risarcimento. Briciole.
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