Trovano vermi nella pasta e fagioli: «Faremo segnalazione al Nas»

PADOVA. Pasta e fagioli? Era il piatto preferito specialmente in una fredda serata invernale. Tempo passato obbligatorio: ora, solo al pensiero, viene loro la nausea. Già perchè mentre con gusto stavano assaporando quel caldo piatto, all’improvviso, mano a mano che la minestra veniva consumata, sono affiorati in superficie dei vermiciattoli rosa ben pasciuti ed evidenti, prima scambiati per pezzetti di fagiolo. E non uno o due, ma tanti. Troppi. Eppure appena mezz’ora prima avevano acquistato la confezione di pasta e fagioli, pronta per l’uso, della linea “i Tesori Pam & Panorama”, rigorosamente senza conservanti si legge in evidenza sulla confezione. Il costo? Due euro e 99 centesimi pagati alla cassa del centralissimo supermercato Pam in piazzetta Garzeria.
Supermercato informato dell’accaduto da Lorenzo Baldanello, assicuratore di professione, e dalla compagna Michela Zampiron, la nota pittrice padovana Mitch, protagonisti dell’indigesta cena difficile da dimenticare. Inutile: nessuno del Pam si è più fatto vivo dopo il breve colloquio con il direttore che, tra una giustificazione e un tentativo di minimizzare, aveva promesso: «Vi farò sapere».
Racconta Lorenzo Baldanello: «La sera del 5 dicembre abbiamo acquistato la confezione come risulta dallo scontrino che conservo e indica l’ora del pagamento alle 19.45. A piedi ci siamo incamminati verso casa e, neanche mezz’ora più tardi, eravamo già a tavola a consumare quello che era uno dei nostri piatti preferiti in inverno». Mitch ha cominciato a notare nel piatto quei “fili” un po’ troppo gonfi, prima scambiati per pezzetti di fagiolo. Poi, purtroppo, ha guardato (e visto) meglio. Non c’erano dubbi sul fatto che fossero vermi. «Il fondo della minestra, nel piatto, era pieno di vermi. Uno schifo che ci ha provocato conati di vomito» aggiunge Mitch.
Continua Lorenzo: «L’indomani dovevano partire presto, siamo rientrati a Padova la sera dell’8 dicembre. Il 9 mattina, però, ero già al Pam: ho chiesto di parlare con il direttore per segnalare il grave fatto. Il dirigente non era presente, così mi hanno pregato di tornare l’indomani. Comunque io avevo lasciato il mio recapito telefonico, insistendo sul grave episodio accaduto». Nessuno si fa vivo. «Mercoledì torno al Pam e, finalmente, parlo con il direttore. Ho avuto l’impressione che abbia cercato di minimizzare: mi ha risposto che anche a un suo amico è capitato di trovare un pezzo di lucertola nel piatto. A quel punto ho perso la pazienza e ho ribadito che vogliamo il risarcimento dei danni. Allora ha risposto che ci avrebbe contattati per farci sapere... Da allora, 10 dicembre, non abbiamo più sentito nessuno. Nemmeno una telefonata di scuse». Sorge spontanea la domanda: come è stato possibile trovare vermi in una confezione con scadenza una decina di giorni più tardi? Ora Lorenzo e Mitch hanno un’unica certezza: «Segnaleremo ai carabinieri del Nas l’accaduto e ci riserviamo di procedere per vie legali».

Il direttore del supermercati: "Ci siamo immediatamente scusati". «Ricordo la segnalazione. Ho riferito tutto alla mia direzione, all’Ufficio legale Pam di Spinea, alla Direzione commerciale e all’Ufficio controllo qualità. Sono a conoscenza di quanto riferito dai clienti» spiega il direttore Lanfranchi del centralissimo supermercato Pam in piazzetta Garzeria raggiunto al telefono ieri pomeriggio. Ma forse qualche scusa ai clienti non era magari opportuna? Il direttore risponde: «Ho fatto tutto quello che prevede la procedura».
E si limita ad aggiungere: «Ripeto, ho aggiornato immediatamente la mia azienda. Per quanto mi riguarda le scuse le ho fatte personalmente ai clienti. Ho fatto il mio dovere. Quanto al resto, saranno i vertici aziendali a decidere visto che sono stati informati di tutto e subito». A precisa domanda il direttore si limita a sottolineare che quello segnalato dalla coppia padovana «è l’unico caso registrato nel supermercato». Insomma altre sgradite sorprese di vermi nelle confezioni di minestre pronte per mangiare non ce ne sono state. Tuttavia Come il caso segnalato sia potuto succedere, non lo dice né ipotizza. E ripete come un mantra: «Sarà l’azienda ad assumere qualsiasi iniziativa. Io ho applicato quanto previsto dalla procedura».
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