Truffa dello specchietto ventenne ci prova ma adesca un poliziotto

La sua fedina penale dice che è un mago nella truffa dello specchietto, che si realizza facendo credere al malcapitato di turno di aver causato un danno a un veicolo in transito. Stavolta però ha trovato la persona sbagliata: un ispettore di polizia.

È successo intorno alle 23.30 della vigilia di Natale, quando il poliziotto stava viaggiando da casa sua verso la Questura per prendere servizio. Era pure in divisa ma, evidentemente, chi ha tentato di ingannarlo non se n’è accorto. Quindi lungo corso Boves viene sorpassato da una Ford Fiesta e sente un forte rumore sulla carrozzeria. Subito dopo viene invitato ad accostare dal conducente di quell’auto, che mette la freccia ed entra nell’area di servizio Eni. Quello pensava di aver trovato un automobilista spaventato e invece è sceso un uomo in divisa: “Mi faccia vedere i documenti”, gli ha detto subito. Il soggetto in questione è un ventottenne di Napoli, che subito ha mostrato un atteggiamento di disagio e nervosismo, riferendo di aver udito anche lui un tonfo ma di non aver subito alcun danno. Insomma, tentava di concludere la conversazione in qualche modo dopo aver capito che stava per mettersi male. In macchina c’era la figlia minore ad attenderlo.

L’ispettore di polizia ha fatto controllare i dati anagrafici alla centrale operativa, scoprendo che aveva la patente revocata e anche un avviso orale del questore.

A seguito di accertamenti, l’uomo, pregiudicato per truffa, è stato indagato per aver ignorato il divieto di ritorno a Padova e per aver condotto l’autovettura con patente revocata, nonché sanzionato per la normativa Covid. —



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