Truffa e bancarotta per acquisti mai pagati

Ordinavano partite di ortaggi da cooperative ortofrutticole laziali. La merce era consegnata a Goro in provincia di Ferrara nella sede operativa della Ra.va.mar di Piove di Sacco. E poi nessuno pagava. Il totale degli insoluti? Ben 207.722,35 euro tra ortaggi vari, 756 casse di cavolo-rapa, e (la merce più costosa) ben 21 mila chili di filetti di salmone congelati. Sul banco degli imputati davanti al tribunale di Padova per concorso in truffa e bancarotta fraudolenta ma anche documentale (sono spariti i prodotti acquistati come la contabilità aziendale) i veneziani Alessandro Nordio, 38enne, Steny Manera Boscolo, 58 anni, Luca Cavallarin, 40 e Tiziano Pantalin Boscolo, 43, tutti di Chioggia con Alfonso D’Ambrosio, 40 di Angri (Salerno).

I fatti contestati sarebbero accaduti tra il dicembre 2014 e l’ottobre 2015. Tutte le consegne si sarebbero verificate nel Ferrarese, mentre le ordinazioni risultano per conto della ditta individuale Roberto Frutta di Chioggia e Acquaviva srl con sede a Porto Viro in provincia di Rovigo. L’1 ottobre 2015 si verifica il fallimento di Ra.ma.var di cui era amministratore Steny Manera Boscolo che avrebbe fatto sparire le fatture relative alla rivendita del salmone. In aula sono stati sentiti due coimputati che avevano patteggiato in udienza preliminare con l’accusa di aver emesso fatture false per ostacolare il ritrovamento del pesce: si tratta di Johnny Carisi che ha confermato come le fatture gli fossero state chieste dagli imputati, e Maria Bonivento che ha respinto le contestazioni. Il processo va avanti. —

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