Truffa e diritti violati i vertici di Telenuovo rischiano il processo

Non solo diritti d’autore violati con una cinquantina di film in prima visione (o quasi) mandati in onda senza l’autorizzazione delle casa di distribuzione dal 2015 a oggi. Ma anche il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, in questo caso i contributi destinati alle emittenti locali dal Ministero dello Sviluppo economico, un totale di 2.193.625,41 euro incassati senza avere i requisiti richiesti. Rischiano di finire a processo l’editore di Telenuovo nonché direttore della testata giornalistica dell’emittente padovana Mario Zwirner, 68 anni di Teolo (solo per la truffa), e l’amministratore delegato della società Tnv spa Luigi Vinco, 76 anni di Verona, oltre alla stessa società editrice chiamata come responsabile civile. Il pm Sergio Dini ha chiuso l’inchiesta e il prossimo passo sarà la richiesta di rinvio a giudizio sulla quale si dovrà pronunciare il giudice dell’udienza preliminare. Il procedimento penale nasce da un esposto di un tivù concorrente ma anche dalla segnalazione dell’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni. Dal 2011 Telenuovo è la prima emittente veneta per ascolti certificati dall’Auditel, un “metro” che consente di pianificare gli spazi pubblicitari e conquistare nuovi clienti. In base all’Auditel, però, vengono ripartiti gli stanziamenti pubblici secondo il principio più ascolti, più soldi. Ma per incassare quei contributi bisogna stare alle regole ovvero rispettare il codice di autoregolamentazione della tutela dei minori: significa che non possono bessere trasmessi film pornografici nella fascia protetta, altrimenti non ci sono le condizioni per beneficiare dei contributi pubblici. La tivù avrebbe dichiarato di essere in regola incassando 1.000.077,59 euro nel 2016 e 1.193.547,82 euro nel 2017 (il totale concesso nel biennio era di oltre 3 milioni non del tutto liquidati) mentre nel 2018 erano stati concessi 546 mila euro, mai erogati. —

CRI.GEN.