Truffano e sfruttano un «padroncino»

ESTE.

Avrebbero raggirato un «padroncino», preannunciandogli pingui ricavi ma in realtà condannandolo a continue spese ed a rilevanti perdite economiche. Si tratta di Gianni Ongaro, 44 anni, di Lozzo Atestino, e Ruggero Rosante, 47 anni di Este, titolare e responsabile della logistica della ditta Ego Trasporti srl di Este, con sede operativa a Rovigo. I due sono al centro di un processo che li vede imputati per truffa.

Per loro, ieri in tribunale a Este, il pm ha chiesto una condanna rispettivamente pari a 1 anno e 4 mesi e 1 anno e 6 mesi di reclusione, più un ammenda di 1.000 euro. L'indagine che ha travolto Ongaro e Rosante nasce dalla testimonianza di Said Darhbach, marocchino di 42 anni residente a Piove di Sacco. A dicembre 2005 Darhbach aveva stipulato un contratto di lavoro con la Ego Trasporti: il marocchino avrebbe dovuto lavorare da «padroncino». Per farlo, il camionista aveva ricevuto dalla ditta un camion Iveco 150 E18. Per l'utilizzo del mezzo, Darhbach aveva dovuto versare 48 cambiali di 1.000 euro ciascuna: in cambio, l'automezzo sarebbe diventato di sua proprietà. Peccato che, nonostante questi pagamenti, la proprietà del camion non gli fosse mai stata trasferita. Non solo: il marocchino aveva dovuto più volte riparare a proprie spese il camion, andando a pagare anche l'assicurazione. E, beffa finale, per questo lavoro il quarantaduenne non era mai stato pagato. La Ego Trasporti aveva emesso due assegni, di 1180,70 e 7426 euro, entrambi però protestati e quindi mai incassati. A settembre del 2006, stanco dello sfruttamento, Darhbach aveva consegnato le chiavi del camion a Ongaro e Rosante, rivolgendosi ad un legale. Ora è difeso da Stefano Carraro di Padova, che per quanto subito dal proprio assistito ha richiesto al giudice di Este Graziella Colussi anche i danni morali. Sentenza il 4 ottobre. La Ego Trasporti srl ora risulta fallita. (n.c.)