Tutta la bellezza del Carnevale

A Casale sfilano le miss e i carri. A Este un corteo anni ’80-’90
Casale PD, 26.02.2017 Carnevale di Casale. Nella foto: il Sindaco premia la vincitrice di Miss Carnevale
Casale PD, 26.02.2017 Carnevale di Casale. Nella foto: il Sindaco premia la vincitrice di Miss Carnevale

CASALE DI SCODOSIA. La 69° edizione del Carnevale del Veneto si chiude in bellezza con le miss: a consegnare le ambite fasce alle belle concorrenti sono stati l’attore-modello Alex Belli e miss Miluna, ovvero Silvia Lavarini, la veronese che si è classificata terza a Miss Italia. Il palco davanti al municipio si è trasformato in una passerella: ieri pomeriggio venti ragazze hanno sfilato prima in vestito da sera e poi in costume da bagno di fronte a una folla assiepata alle transenne. La giuria, presieduta dal sindaco Stefano Farinazzo, ha fatto una duplice valutazione: dapprima all’aperto, alla presenza del pubblico, poi in sala consiliare. Il palazzo stesso, tra il camerino di Alex Belli (intervenuto al posto di Stefano De Martino) e la “passerella” nella sala grande con il costume ufficiale di Miss Italia, è stato invaso dalla bellezza. Per i giurati non è stata una scelta facile: alla fine la fascia di Miss Carnevale del Veneto è andata ad Elena Berlato, 21enne di Piovene Rocchette. La seguono Miss Rocchetta, ovvero Sofia Pavan di Padova e Giorgia Faraoni. La quarta classificata, la 19enne Anna Canazza, è di Ospedaletto: diverse sono le ragazze della provincia, e anche della Bassa, che hanno partecipato. Sul palco è stato poi intervistato, per la gioia delle donzelle, Alex Belli, modello Armani, conosciuto soprattutto per il ruolo di Jacopo Castelli nella soap opera Centovetrine. Il pomeriggio si è concluso con la premiazione dei carri allegorici, che hanno sfilato dal primo pomeriggio nel corso principale: a vincere è stato “Pagliaccio rubamonete” seguito da “Troppi galli nel pollaio” e “Machinarium”.

Boom di presenze anche a Este, dove centinaia di persone si sono riversate nelle vie e nelle piazze per assistere al passaggio dei carri allegorici. Si respirava, nel corteo, una certa nostalgia degli anni Ottanta-Novanta: alcuni carri sembravano quasi ammiccare a quei gloriosi tempi, da “Baywatch” a “Roger Rabbit”, da “Che ne sanno i duemila” a Yattaman, uscito da un vecchio anime giapponese. E poi tanti personaggi disneyani. A vincere è stato “Crazy in love” per il forte messaggio sociale contro la violenza sulle donne, seguito da “I vichinghi”, animato da balletti a tema e dal satirico “Attaccati al Trump”. «C’è stata una partecipazione straordinaria», dice l’assessore Sergio Gobbo, «non si era mai vista una piazza così festosa, i carri quasi non si muovevano dalla folla che si assiepava nelle vie». (c.b.)

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova