«Tutto pronto all'ex ospedale ai Colli Il sindaco Bitonci? Parli al deputato»

PRESIDENTE. Barbara Degani (Pdl) guida la Provincia dal 2009
PRESIDENTE. Barbara Degani (Pdl) guida la Provincia dal 2009
 Rispettosa delle competenza, quanto attenta a fare la sua parte. La presidente della Provincia Barbara Degani conferma che l'edificio ex Natta (all'interno del complesso dell'ex ospedale ai Colli) sarà «centro di smistamento» dei profughi.  
Presidente, scelta definitiva della struttura?  
«Sì, come aveva preannunciato il mattino sarà quell'edificio: di proprietà della Provincia, ma nella disponibilità dell'Usl 16. Si stanno eseguendo gli ultimi lavori di allestimento: sfalcio dell'erba, pulizie, brandine. Lunedì, al massimo martedì, tutto pronto. Verrà, ovviamente, gestito dal commissario che lo affiderà a Croce Rossa, cooperative o altri».  
Alternative c'erano?  
«L'ex centro psicopedagogico: pronto subito e con gli ambulatori dotati di lavelli. Ma con sopra la succursale del Da Vinci e di fianco il Magarotto. Poi altri edifici, troppo fatiscenti. Nell'ex ospedale ai Colli i servizi per i pasti, la biancheria e quant'altro sono garantiti tutti».  
Provincia in prima fila, comunque?  
«Supporto, come durante l'emergenza alluvione. Stesso atteggiamento per i profughi: emergenza molto, molto, molto minore».  
Prima accoglienza ai profughi, perché?  
«Su richiesta della Regione, d'intesa con il commissario, a sostegno dei Comuni. Per il "censimento" e lo screening sanitario di secondo livello».  
Padova in prima fila?  
«Guardi, regioni come Friuli ed Emilia hanno scelto di affidarsi alla Protezione Civile. Il Veneto ha il commissario all'emergenza. Noi facciamo la nostra parte con pragmatismo: o gestisci o subisci. A Treviso e Vicenza fanno finta di nulla; le altre Province fanno come noi».  
Presidente Degani, come valuta il governatore Zaia?  
«Fermo sul punto. La linea dell'intesa Stato-Regioni».  
Sindaci scalpitanti?  
«Negli incontri, sinceramente, non ho trovato una linea di totale e dura chiusura. Si è concretizzato il percorso meno impattante, concertato. Più di così...».  
Il sindaco di Cittadella, veramente, è stato assai polemico. Anche con lei.  
«Non so bene a chi rispondere: all'onorevole leghista, al sindaco o al dirigente dell'Anci. Provo con tutti e tre visto che il cumulo di cariche pubbliche dovrebbe avere un effetto virtuoso».  
Prego.  
«Al deputato Bitonci ricordo che il problema profughi dal nord Africa è competenza del governo. Forse, invece di confezionare invettive-slogan farebbe meglio a lavorare con il suo ministro Maroni per cercare di fermare i flussi».  
E all'altro Bitonci?  
«All'amministratore ricordo che c'è un accordo siglato anche da Anci e Upi, sottoscritto dal ministro Maroni e dal presidente Zaia. Comporta la distribuzione territoriale dei richiedenti asilo in base al numero di abitanti. Le firme, per il Veneto, sono quasi tutte di amministratori leghisti. Non vorrei che si fosse equivocato, pensando al "federalismo distributivo"... di profughi».  
Al sindaco di Cittadella?  
«Magari, si chiarisca con il deputato Bitonci o con il rappresentante dell'Anci».  
Da amministratrice, davvero nessuna compensione per il sindaco?  
«Ovvio che capisco il sindaco di Cittadella, così come tutti gli altri sindaci. Si ritrovano ad affrontare un problema di competenza nazionale e continentale. C'è da risolvere l'emergenza umanitaria e rispondere alle preoccupazioni dei cittadini senza gravare sui bilanci comunali».  

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