Uccisa da infarto a 31 anni, una settimana dopo la tesi

Tragedia a Stanghella: Giulia Minella mercoledì scorso aveva brillantemente discusso la tesi in streaming

STANGHELLA. Mercoledì scorso la grande festa per la laurea magistrale, ieri mattina la tragedia che si è consumata all’improvviso. Giulia Minella è mancata a soli 31 anni: appena mercoledì scorso si era laureata nel corso magistrale di Scienze filosofiche all’Università degli Studi di Padova. Lo aveva fatto nella grande difficoltà di questo periodo, discutendo la tesi in streaming, dalla sua abitazione, attorniata da mamma, papà e fratello. Poi, ieri mattina, la tragedia.

«Giulia era stata operata due anni fa a una valvola cardiaca», spiegano papà Maurizio e mamma Daniela Bassani, stimata docente alle scuole medie del paese. «Una valvola "stretta", che andava sostituita con l’età adulta. Da allora non aveva mai avuto alcun problema». Domenica scorsa la 31enne ha avvertito un forte dolore muscolare, localizzato nella schiena. Il dolore si è fatto più importante, tanto che la ragazza si è rivolta al medico di base. «Abbiamo evitato il pronto soccorso, visto il periodo delicato e tutte le restrizioni legate al virus», continuano i genitori. «Giulia è stata visitata dal medico di famiglia: non c’erano particolari evidenze, il livello di ossigeno era buono e la stessa Giulia ha confermato che il dolore era passato».

Ieri mattina, poco dopo le 10, alzandosi dal letto la ragazza ha accusato un altro forte dolore: «Ha fatto in tempo a dire “mamma, svengo” ed è crollata a terra». L’ipotesi più probabile è che Giulia sia morta per un infarto.

«Non abbiamo chiesto autopsie: anche scoprendo la causa certa, non riavremmo indietro nostra figlia», spiega commossa mamma Daniela. Solo una settimana fa, mercoledì della settimana scorsa, Giulia aveva chiuso il suo percorso accademico, laureandosi nel corso magistrale di Scienze filosofiche all’Università degli Studi di Padova.

L’appuntamento era in realtà fissato per il 18 marzo a Palazzo del Capitanio a Padova, ma il Covid-19 ha fatto slittare la discussione e ha costretto la studentessa a discutere la sua tesi da casa. Il suo lavoro era intitolato “Il problema dell'altro e la via del dialogo. Tra Raimon Panikkar e François Jullien”, studio realizzato con la professoressa Chiara Cremonesi. A casa, ad assistere alla discussione, c’erano mamma Daniela, papà Maurizio a filmare l’evento e il fratello Marco.

«È andata benissimo: si è meritata una valutazione di 108 e la docente le ha fatto capire che c’era la possibilità di lavorare come ricercatrice in quel settore», raccontano ancora emozionati i genitori di Giulia. «Nostra figlia aveva un sogno: prendersi cura dell’altro, impegnarsi nell’assistenza verso i più deboli. Era un animo profondamente sensibile e intellettualmente impegnato e, in questi anni, stava compiendo anche un percorso di ricerca interiore». L’addio alla giovane neolaureata verrà dato venerdì, in forma privata. Attorno alla famiglia Minella si è stretta anche la parrocchia di Stanghella: «Giulia era una carissima ragazza, sempre gentile e riservata. Partecipava ogni domenica alla messa e anche durante la settimana la vedevo spesso in chiesa a pregare da sola. Una morte così ci lascia tutti sgomenti e increduli. Vogliamo far giungere ai suoi genitori, al fratello Marco e ai familiari tutta la nostra partecipazione al loro dolore. Vi ricordo, però, che la nostra credibilità si vedrà in futuro, nella misura in cui sapremo essere vicini a loro con affetto e comprensione», è il messaggio di don Francesco, parroco del paese, che ai genitori di Giulia ha promesso una celebrazione in chiesa quando sarà terminata questa emergenza. —

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