Ucciso dal virus l’attore e regista Rampin, un padovano eccellente

PADOVA. La notte di Natale il Covid si è portato via Gaetano Rampin, 84 anni, attore, docente di teatro, padovano eccellente e figura di spicco nel mondo del teatro cittadino e non solo. Risultato positivo il 10 dicembre, Rampin da sabato scorso era ricoverato all’ospedale di Schiavonia.
Doppio contagio
«Nonostante tutta l’attenzione possibile Gaetano e io abbiamo preso il coronavirus. Lui purtroppo si è aggravato ed è stato ricoverato», racconta la moglie Gabriella dalla sua casa di Mortise, dove si trova tuttora in isolamento, fortunatamente con sintomi lievi. «È stato lucido fino all’ultimo momento. Ci sentivamo al telefono tre volte al giorno, scherzavamo sul cibo che gli servivano in ospedale e che non gli piaceva. L’ultima volta l’ho sentito il giorno prima che morisse, all’ora di pranzo».
Nonostante gli anni e qualche patologia, Rampin era un uomo ancora molto attivo. «Non si è mai fermato un attimo, aveva un fisico forte e una tempra d’acciaio», dice la moglie. «Anche in ospedale non ha mai perso il suo spirito da combattente».
Una vita per il teatro
Gaetano Rampin si era laureato in Lettere e Filosofia, indirizzo Storia del Teatro e dello Spettacolo, e ha speso la vita per la sua più grande passione: il teatro. Nel 1964 ha fondato con Costantino De Luca il Teatro dell’Università di Padova; nel 1970, sempre con De Luca e con Tonino Micheluzzi ha dato vita alla Compagnia delle Tradizioni Venete con sede a Venezia. Nel 1980 è diventato vicepresidente e responsabile della Commissione Cultura del consiglio di circoscrizione 1 Centro storico. Nel 1984 ha fondato con Checco Rissone e Costantino De Luca la Scuola Regionale di Teatro con sede a Padova. Nel 1998 è stato nominato Padovano Eccellente in quanto «promotore e cultore dei valori della espressività e della cultura veneta» e nel 2015 Ufficiale al Merito della Repubblica. Dal 2002 al 2007 è stato consigliere di amministrazione del Teatro Stabile del Veneto “Carlo Goldoni”.
Sul palco, in regìa e in cattedra
Rampin è stato un attore di vasta esperienza e anche un regista teatrale. In questi ultimi anni continuava a coordinare i corsi dell’Accademia del Teatro in lingua veneta e faceva lezioni di teatro agli anziani per l’assessorato ai Servizi Sociali del Comune. «Si era organizzato con tutto il necessario per fare le lezioni settimanali online», racconta la moglie Gabriella.
«L’ultima l’ha tenuta il lunedì prima che ci ammalassimo». Faceva poi lezioni di teatro e dizione nelle scuole e continuava a scrivere, allungando l’elenco delle sue pubblicazioni sul teatro. «Venerdì sarebbe dovuto andare a Venezia per una piccola parte nel film di Tom Cruise. Ci teneva tantissimo. Quando ha scoperto di essere positivo ci è rimasto molto male», continua la moglie.
«Ogni volta che lo chiamavano, anche per piccole parti, lui accettava con entusiasmo». Un’altra sua grande passione erano i viaggi. «Non vedeva l’ora che finisse questo periodo per riprendere a viaggiare» . Gaetano oltre alla moglie Gabriella lascia il figlio e le due amatissime nipotine. Il funerale dell’attore, regista e docente di teatro non è stato ancora fissato. «Quello che voglio dire dopo la perdita di mio marito», conclude Gabriella, «è che il Covid me l’ha portato via nonostante fosse forte e attivo. Bisogna che la gente capisca che è una cosa seria». —
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