Umami-B Frolla il biscotto che rende il lavoro un diritto

A villa Pisani la presentazione del prodotto frutto  dell’inclusione lavorativa di persone con disabilità 
Monselice (PD), 20 novembre 2019. Progetto "Umami". Nella Foto: il pasticcere Luca Rasi con il presidente di UMAMI e due collaboratrici.
Monselice (PD), 20 novembre 2019. Progetto "Umami". Nella Foto: il pasticcere Luca Rasi con il presidente di UMAMI e due collaboratrici.

LA CURIOSITÀ

Cosa accade quanto 5 ragazzi portatori di disabilità partecipano ad un laboratorio di pasticceria con il pasticciere Luca Rasi? Nasce Umami B-Frolla, il Biscotto Buono, che rende il lavoro un diritto di tutti.

La cooperativa sociale Giovani e Amici, che da anni gestisce i centri diurni e residenziali per persone con disabilità a Monselice, Solesino e Terrassa Padovana, dopo l’esperienza di Umamy Factory, una piccola realtà commerciale che si propone di promuovere opportunità occupazionali e lavorative per persone con disabilità tramite edicola, fioreria e libreria a Cartura, in cui lavorano concretamente persone portatrici di disabilità, ha deciso di lanciare un nuovo progetto volto all’inclusione lavorativa. Grazie alla collaborazione con il pasticcere Rasi, si è sviluppato un progetto formativo che ha coinvolto cinque persone per far loro imparare l’arte ed i segreti del lavoro di pasticceria.

Dopo mesi trascorsi sui banchi a studiare la teoria e giornate tra forni e creme, i partecipanti hanno dato vita ad un prodotto unico e buonissimo: UmamiB - Frolla.

«Il nostro progetto» commenta Andrea Trevisani, responsabile della cooperativa «attraverso la commercializzazione e la produzione del biscotto “Umami Bi-Frolla”, vuole generare opportunità che possano favorire e facilitare dei percorsi di inclusione lavorativa. Crediamo che il progetto grazie ai suoi partecipanti, Alessandro, Angelo, Lucia, Antonio e Ravi, possa riuscire nell’obiettivo più generale di favorire l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità che vogliono entrare nel mondo del food e beverage, sia per la produzione che per la vendita e distribuzione». Ma il progetto ha un obiettivo ancora più grande: quello di aprire un punto vendita con pasticceria, caffetteria e panetteria, gestito da persone con disabilità.

«Il modello di riferimento del progetto è la co-realizzazione no profit-profit» continua Trevisani «che ne preveda la coesistenza in tutte le fasi del progetto; con la parte educativa, abilitativa e di coaching sull’attività lavorativa del no profit e la parte produttiva e commerciale gestita dal profit». Il progetto quindi è autosostenuto e ha bisogno dell’aiuto di tutti per poter raggiungere gli obiettivi prefissati «come per tutti, anche per le persone con disabilità il lavoro è un diritto, come sancito all’articolo 27 dalla relativa Convenzione Onu».

Umami B-Frolla viene presentato oggi alle 18 a villa Pisani, in una grande festa: si potranno conoscere i cinque ragazzi protagonisti del progetto e si potrà assaggiare e acquistare il biscotto buono che rende il lavoro un diritto di tutti. —

Giada Zandonà

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