Un artigiano di Legnaro gratta e vince 5 milioni
Straordinaria giocata al bar Centrale. Ma il fortunato scappa senza brindare

BELLUCCO - FOTOPIRAN - SAONARA - VINCITA BAR CINESE
SAONARA. Cinque milioni di euro, un numero da far girare la testa. E un capogiro lo ha avuto certamente il giocatore, per il momento senza nome, che poco prima delle 13 di ieri ha vinto la sbalorditiva cifra con un tagliando “Gratta e Vinci” da venti euro, acquistato al bar Centrale di piazza San Martino. Nel giorno in cui la Befana distribuisce ai bimbi dolci e giocattoli anche la fortuna ha scelto di aprire il suo sacco, riversando su Saonara una cascata di milioni; in paese non era mai stata realizzata prima d’ora una vincita tanto ricca. Il gioco che si è rivelato così generoso si chiama “100X”, e il suo regolamento prevede che le cifre vinte grattando le apposite caselline possano venir moltiplicate per cento, sino ad un premio massimo appunto di cinque milioni di euro.
Sorride dietro al suo bancone Liu Furong, 42 anni, di nazionalità cinese, da tre anni titolare del bar che si affaccia sulla piazza della chiesa parrocchiale: fino a ieri mattina nel suo esercizio la cifra più consistente mai vinta al gioco si aggirava sul migliaio di euro. «Ho visto questo signore grattare il tagliando, e mettere via il cartoncino, poi uscire», racconta Liu Furong, posando sul bancone gli scontrini che attestano la vincita. «Si è fermato proprio qui davanti e poi mi ha chiamato all’esterno, ha estratto dalla tasca il tagliando e mi ha chiesto di rifare i conti per controllare la cifra. Non riusciva a credere a quello che gli era appena successo: “Sono cinquemila o cinque milioni di euro?” ripeteva. Quando gli ho confermato che la cifra era davvero con sei zeri non stava più in sé dalla gioia». Niente festeggiamenti nel bar, niente brindisi: certamente ansioso di comunicare la notizia alla sua famiglia, il fortunato giocatore si è allontanato rapidamente, dopo aver promesso al barista un “premio” e non senza essersi raccomandato di conservare l’assoluto segreto sul suo nome, timoroso che una simile inaspettata popolarità possa richiamare attorno a lui approfittatori e anche, purtroppo, malviventi.
Gli uomini seduti al bar, quasi tutti suoi conoscenti, esaudiscono il suo desiderio e nessuno, neppure per sbaglio, si lascia sfuggire il nome. Del vincitore trapela soltanto che vive a Legnaro ed è un artigiano, con moglie e figli. «L’ho visto agitarsi e gesticolare davanti alla vetrina». Roberto Cestaro, ex magazziniere, noto a tutti come “il poeta” è stato testimone oculare della vincita. «Stava per abbracciare il barista per la contentezza. Lo vedo talvolta giocare qui al bar; una volta, dopo una piccola vincita, mi ha offerto da bere. Sono contento che sia stato così fortunato». «Di solito vengo qui e prendo un tagliando appena entrato, e invece oggi sono rimasto mezz’ora seduto in macchina a parlare al telefono», si rammarica Renzo Destro, settant’anni. «Che rabbia, avrei potuto grattare io quel tagliando». Tra i pensionati intenti a giocare a carte o leggere i quotidiani però non serpeggia nessuna forte emozione; qualcuno persino dubita che ritrovarsi di punto in bianco con così tanti soldi in tasca rappresenti davvero una buona sorte. «Bisognerà vedere se riuscirà a gestire una cifra del genere, io avrei paura», dice Orfeo Destro, fratello di Renzo. «Senza contare che qualcuno potrebbe pensare di portarglieli via». «Io proprio non vorrei essere nei suoi panni». Giorgio, che non vuole rivelare il suo cognome né farsi fotografare, è ancora più deciso: «Secondo me questa non è fortuna. Chi vince una somma del genere finisce per attirare un sacco di gente che vuole soldi. Si rischia di perdere per sempre la propria serenità». «Cosa ci farei io con quei soldi, se fossi lui? Beh, niente»: Italo Pengo, 82 anni, scuote la testa, «coi tempi che corrono, preferirei metterli da parte e continuare la stessa vita di prima. Però con tanta tranquillità».
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