Un boato squarcia la notte esplode villetta disabitata

Era in vendita in via Rienza da tre anni e i proprietari si sono trasferiti all’Arcella I vicini pensano allo scoppio di un pneumatico, l’allarme solo in mattinata
BASCHIERI - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - CROLLO CASA VIA RIENZA
BASCHIERI - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - CROLLO CASA VIA RIENZA



Un boato nella notte ai confini tra i rioni di Altichiero e Pontevigodarzere. Alle 22. 40 di martedì salta in aria la villa al civico 39 di via Rienza, a pochissima distanza dai binari della linea Padova Castelfranco e dall’autostrada tra i caselli di Padova Est e Padova Ovest. Quasi certamente la causa della violenta esplosione è da attribuire al malfunzionamento della caldaia interna autonoma. Nessuna vittima e nessun ferito perché, nella notte tra martedì e mercoledì, la grande casa di colore rosa era vuota. I vicini, con il primo condominio ad oltre cento metri dalla villa, sentono il tremendo botto, ma non pensano subito alla deflagrazione della casa di proprietà della famiglia Pelusi-Nardello, che si è trasferita tre anni fa in via Annibale da Bassano, all’Arcella, dove gestisce una pompa di benzina. Escono fuori, ma fa freddo e c’è tanta nebbia e, subito, tornano al caldo delle abitazioni senza andare a vedere cos’è successo al civico 39.

la scoperta

La realtà dei fatti la scoprono alcuni passanti, diretti al lavoro, che telefonano subito al 112 un po’ prima delle otto di ieri. Intuita la gravità dei fatti, accorrono sul posto 18 operatori delle caserme dei vigili del fuoco di Padova, Mestre e Treviso, con il supporto dell’unità speciale Usar (Urban search and rescue) e i carabinieri di Padova, coordinati dal comandante Giovanni Soldano. Innanzitutto vigili del fuoco e carabinieri utilizzano i cani per verificare se sotto le macerie ci siano vittime o feriti. Scartata quest’ipotesi, si danno da fare per verificare le condizioni statiche della villa dopo la deflagrazione. E proprio mentre stanno a fianco del lato ovest della casa, utilizzando anche due pale cingolate, alle 13.30 sentono scricchiolare quasi tutto il primo piano. Si accorgono immediatamente di essere in pericolo di vita e, quindi, via di corsa verso il centro della strada.

crollo

E così, in due riprese, a distanza di due minuti, la villa si sgretola come se fosse fatta di cartone. Dalle abitazioni vicine accorrono una decina di persone a riprendere con il telefonino il crollo della casa. «Il boato nella notte è stato tremendo», osserva Paolo Zulian, ma, in verità, abbiamo pensato che si trattasse dello scoppio di uno pneumatico di un tir in viaggio sull’autostrada. Solo alla mattina ci siamo accorti che, invece, era saltata per aria la villa della famiglia Pelusi. La casa era disabitata da tre anni, ossia da quando i padroni si sono trasferiti in via Annibale da Bassano, dove gestiscono una pompa di benzina. La casa era in vendita a 350.000 euro. I proprietari ci tornavano ogni tanto. In particolare quando dovevano farla vedere ad, eventuali, acquirenti».

padrone di casa

Sul posto arriva, in camper, anche il padrone di casa, ma parla solo con i carabinieri e tiene alla larga i giornalisti. Prima di andare via (intorno alle 14), i carabinieri mettono sotto sequestro la caldaia, ridotta ad un rottame ed anche l’intero immobile su disposizione del magistrato di turno, Benedetto Roberti, della Procura della Repubblica. Già nei prossimi giorni sarà effettuata una perizia tecnica sia sui resti della villa che sulla caldaia per verificare la causa del disastro e per capire se esistano responsabilità penali. —

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova