Un commercialista di Selvazzano per risanare la società della Provincia

È Luca Facchin, un commercialista di Selvazzano, il nuovo amministratore unico di «PadovaAttiva», società di proprietà della Provincia che si occupa del controllo delle caldaie, della gestione delle reti internet di molti comuni del Padovano e del leasing della Terza torre della Stanga, dove ha sede l’ente provinciale.
Un’altra nomina proveniente dallo stesso comune in cui è sindaco il presidente Enoch Soranzo, dopo che il bando per il ruolo di segretario generale è stato vinto da Stefania Malparte, che ricopre lo stesso ruolo proprio a Selvazzano.
L’attacco arriva dalla consigliera provinciale leghista Mariella Mazzetto: «Non metto in dubbio le qualità, sicuramente eccellenti, delle persone scelte. Ma pare proprio che la Provincia sia diventata una succursale di Selvazzano, non vorrei che Soranzo si stesse creando il suo cerchio magico. Forse dovrebbe rendersi conto che è solo il presidente di un ente di secondo livello e non ha nessun ruolo», chiarisce la pasionaria del Carroccio.
«Soranzo dovrebbe lavorare per Padova e per tutti i Comuni della provincia, invece continua a mettere bastoni tra le ruote a molti – prosegue la consigliera – Invito tutti i sindaci a segnalarci le loro difficoltà con l’ente».
Commercialista quarantenne, titolare di uno studio in via Monte Nero a Selvazzano, Luca Facchin è stato nominato amministratore unico di «Padova Attiva» lo scorso 5 ottobre. Con un compenso annuo di 53 mila euro lordi, avrà il difficile compito di risanare una società che ha chiuso il bilancio 2014 con una perdita di quasi 2 milioni di euro (per l’esattezza 1.964.199 euro). Società che con tutta probabilità rischia di rientrare tra quelle a rischio taglio per la legge Madia, il cui decreto attuativo verrà discusso in consiglio dei ministri il prossimo 15 gennaio.
Ma cosa è «Padova Attiva»? È una società creata nel 1990 con capitale sociale 90 mila euro. In passato sono stati proprietari di quote anche Camera di commercio e FinSer, nel 2006 è diventata interamente di proprietà della Provincia. La società ha 6 dipendenti a tempo intederminato, 4 a tempo pieno e 2 a tempo parziale.
Per conto della Provincia si occupa delle verifiche e delle manutenzioni delle caldaie dei Comuni del Padovano con meno di 40 mila abitanti. Inoltre gestisce il Centro servizi territoriali per l'informatica, che si occupa delle reti civiche di decine di piccoli Comuni.
La Provincia dunque versa a «PadovaAttiva» il corrispettivo per i due contratti di servizio che regolano le attività della società. In più versa un affitto per l’utilizzo della Terza torre alla Stanga.
La società ha poi una partecipazione del 13% in Net Telerete e quote minime di Infracom spa e Verdenergia Esco srl.
A Facchin inoltre è affidato l’intera gestione economica perché “PadovaAttiva”, tra l’altro, non ha un organo di controllo dei conti: non c’è infatti un obbligo di legge anche se la presenza di un revisore o di un collegio sindacale è prevista dallo statuto. (c.mal.)
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