Un duo di dj vicentini apre il concerto allo stadio

Gli Ackeejuice Rockers sono stati lanciati a livello internazionale da Kanye West

PADOVA. Toccherà ad Ackeejuice Rockers, il duo di dj vicentini conosciuto a livello internazionale, aprire l’evento odierno di Jovanotti a Padova. I due artisti, inoltre, si esibiranno anche il 4 luglio in apertura della data fiorentina del tour del cantautore negli stadi. La coppia di professionisti della consolle è composta da King P, 36 anni di Bassano del Grappa e da Ali Selecta, 33 anni di Breganze.

Come è nato il progetto Ackeejuice Rockers?

«Ci siamo messi insieme nel 2007. Prima ognuno di noi lavorava per conto proprio. A un certo punto però abbiamo cominciato a scambiarci i demo e la musica che ascoltavamo ed è stato naturale costituire un duo».

Che tipo di musica farete per i concerti di Jovanotti?

«Abbiamo lavorato in studio per preparare l’esibizione, cercando un comune denominatore tra la musica che proponiamo e quello che è più popolare tra il grande pubblico. Il nostro genere, Tropical Bass, è molto in voga in America e in diversi paesi europei ma in Italia sta cominciando ad attecchire ora. Quindi, abbiamo deciso di fare un’esibizione che possa accontentare il pubblico più vasto, mettendo insieme elettronica, ritmi caraibici e hit internazionali. Non mancheranno i nostri editing particolari che permetteranno di apprezzare il nostro modo di lavorare».

Registrerete le performance?

«Vorremo produrre quello che faremo in un mixato che sarà reso fruibile sul web. In questo modo potranno ascoltarci anche le persone che non saranno al concerto».

Come è nata la collaborazione con Jovanotti?

«Siamo stati contattati dai suoi collaboratori. Lui ha deciso di aprire i suoi concerti con dj set di musica: il nostro nome gli è stato fatto da Benny Benassi. Gli siamo piaciuti e quando ha scelto la rosa dei dj del tour a noi ha assegnato addirittura due date e questo ci ha fatto molto piacere».

A livello internazionale siete stati lanciati da Kanye West?

«Sì. Kanye si trovava in Italia nel 2013 e siamo riusciti a fargli avere un demo con 10 pezzi. Gli è piaciuto e due giorni dopo un suo collaboratore ci ha chiamato a Parigi».

Poi avete avuto a che fare anche con Diplo.

«Lo abbiamo incontrato nel 2014 negli Usa: durante una festa ci siamo ritrovati alla stessa consolle. Poi, ha inserito un brano nostro nella sua compilation». (mi.bu.)

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