Un hotel a 9 piani in via Sarpi al posto del palazzo fatiscente

Progetto dell’architetto Muratori per conto di un gruppo di imprenditori padovani Tre o quattro stelle con 96 camere e 60 posti auto. C’è un gestore interessato
MARIAN-AGENZIA BIANCHI-PADOVA -ESTERNO TIPOGRAFIA VIA SARPI
MARIAN-AGENZIA BIANCHI-PADOVA -ESTERNO TIPOGRAFIA VIA SARPI

Dopo una pausa durata dieci anni, riprende in città la corsa all’apertura di nuovi alberghi di media grandezza. In Comune, esattamente al settore edilizia produttiva, è stato presentato alcune settimane fa il progetto per la realizzazione, in via Fra’ Paolo Sarpi 38, di un nuovo hotel, che potrebbe essere classificato fra le tre e le quattro stelle.

IL PIANO

Il progetto, firmato dal noto architetto Giulio Muratori per conto della società Sarpi Immobiliare (formata da un gruppo di imprenditori padovani) prevede la costruzione di un albergo di nove piani a fianco dell’Hotel Cason (il tre stelle aperto nel 1970), con 96 camere e 60 posti-auto, negli spazi, abbandonati da decenni, dove c’era una vecchia tipografia. Prima di presentare il progetto in Comune, i rappresentanti della società hanno già ottenuto anche l’autorizzazione da parte di Rfi-Ferrovie dello Stato, visto che gli spazi interessati si affacciano, sul lato nord, sui binari della linea Padova-Ferrara-Bologna.

L’ARCHITETTO

«Il nuovo albergo andrebbe a riqualificare l’area ovest che si trova a ridosso della stazione, dove, non lo dimentichiamo, c’è anche il parcheggio Canova con una molti posti-auto disponibili ed è in apertura il grande supermercato Iperossetto» spiega l’architetto Muratori. «È un’area strategica distante quindici minuti a piedi dalla Cappella degli Scrovegni e venti dal cuore della città. Una zona, tra l’altro, che merita di essere riqualificata in tempi brevi anche in prospettiva della realizzazione del tanto atteso Parco delle Mura. Il nostro programma piace molto agli addetti ai lavori. Tant’è che più di una compagnia alberghiera si è già offerta per gestirlo».

IL COMUNE

Anche l’assessore al Commercio ed alle attività produttive è entusiasta del progetto. «Siamo davanti ad un programma molto interessante» osserva Antonio Bressa. «È una vera e propria operazione di rigenerazione urbana, senza altro consumo di suolo». In città la corsa agli alberghi ha raggiunto il punto più alto a cavallo degli anni ’80 e ’90 quando, tutti sul lato est della stazione, sono stati costruiti l’ex B4, oggi di proprietà della famiglia Boaretto, di Abano Terme, il Galileo, di proprietà della stessa famiglia ed il Mantegna, costruito dall’impresa edile di Antonio Leonardo Cetera e gestito dalla catena spagnola NH. Nello stesso periodo è stato anche realizzato l’Hotel Methis, in riviera Paleocapa, considerato ancora oggi uno dei più belli della città, con vista diretta sul castello carrarese e sulla torre, da dove Galilei studiava gli astri del cielo. Per non parlare, infine, dell’arrivo della prestigiosa catena Hilton, che, tra un anno, dovrebbe riaprire l’ex hotel, a quattro stelle, Plaza, chiuso da oltre tre anni.

Felice Paduano

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