Un mercato agricolo davvero a “km 0”

Il regolamento del Comune di Vigodarzere stabilisce che i prodotti in vendita devono essere coltivati o realizzati solo da chi allestisce il banchetto
Di Cristina Salvato

VIGODARZERE. Il mercato agricolo di Vigodarzere diventa rigorosamente a chilometro zero: non tanto per la distanza che le aziende devono avere da Vigodarzere, quanto per il fatto che ogni prodotto, fresco o trasformato, che sarà posto in vendita, dovrà essere coltivato o realizzato esclusivamente da chi allestisce il banchetto. E sarà un’apposita commissione a controllare che quanto venduto sia effettivamente prodotto “in casa”. È possibile la vendita di frutta e verdura, di salumi, formaggi, miele e uova, e anche del pesce, per chi lo alleva in vasche e laghetti.

Il mercato dei produttori agricoli, attivo ogni sabato mattina in piazza Bachelet dal 2009, in questi anni ha ottenuto buoni risultati in termini di frequentazione e apprezzamento da parte dei cittadini, che lo hanno considerato come occasione per apprezzare i prodotti locali, mangiare cibi più genuini e acquistare a un “giusto” prezzo rapportato alla qualità del prodotto.

Cosa cambia nel regolamento approvato in Consiglio comunale? L’amministrazione comunale ha deciso di rafforzare la filosofia del prodotto a “km 0”, introducendo il principio che le aziende agricole possano vendere solamente ciò che è di propria produzione. «In pratica, viene meno il principio della prevalenza, secondo il quale ogni impresa agricola vendeva prodotti prevalentemente provenienti dalla propria azienda agricola», spiega il vicesindaco Moreno Boschello, «ma aveva la possibilità di completare la propria offerta con qualche articolo non di produzione propria, ma proveniente da altre aziende del territorio regionale. Eliminando dal regolamento questa possibilità, in accordo con le associazioni di categoria Cia, Confagricoltura e Coldiretti, vogliamo dare maggiore trasparenza e credibilità al mercato, a maggior tutela del consumatore».

A controllare che tutto sia in regola, ci penserà la commissione composta da un responsabile del settore Commercio e attività produttive del Comune, tre rappresentanti delle associazioni dei produttori agricoli, un rappresentante dei commercianti e uno delle associazioni dei consumatori. La commissione potrà verificare la documentazione comprovante la provenienza delle merci e compiere verifiche nell’azienda. Chi non rispetta il regolamento, sarà sanzionato o, nei casi peggiori, estromesso dal mercato.

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