Un muro di lamiera all’ex Amusement Park

Un recinto di lamiere alto due metri per mettere in sicurezza l’ex Amusement Park. Ieri sono stati ultimati i lavori in via Fogazzaro, tra la Guizza e Albignasego, dove il vecchio parco divertimenti giace abbandonato da anni, diventando quartier generale sia di sbandati che di ragazzini alla ricerca di avventure. Un nuovo “muro” richiesto dall’amministrazione e autorizzato dal tribunale al curatore fallimentare che ha in gestione il complesso.
la maxi recinzione
Dal periodo post lockdown la situazione è peggiorata, tant’è che sono aumentate anche le segnalazioni da parte dei residenti per la presenza di spacciatori e tossicodipendenti, soprattutto dopo la morte per overdose di un ragazzo di appena 23 anni, ritrovato proprio all’interno dell’ex parco acquatico nel giugno scorso. Per questo l’amministrazione in questi mesi ha provveduto a chiudere tutti i varchi dell’area, ma non è bastato.
Ieri il vicesindaco Andrea Micalizzi è stato sul posto per un sopralluogo dopo l’installazione del “muro” attorno all’ex parco divertimenti: «Il complesso dell’Amusement Park è privato, ma come Comune dovevamo essere tempestivi. In questi mesi ho incontrato più volte i residenti per constatare di persona la situazione e valutare insieme a loro cosa fare. Non lasceremo che un rione di Padova e il quartiere confinante di Sant’Agostino a Albignasego siano lasciati in balia del degrado». Micalizzi ha collaborato con l’amministrazione di Albignasego, visto che l’area è proprio al confine.
Una nuova asta
Intanto il prossimo 23 marzo la struttura andrà per la nona volta all’asta. Si è partiti con una base di 2, 4 milioni di euro, e dopo otto tentativi andati deserte il costo è di appena 321 mila euro, con un ribasso quasi del 90% rispetto al valore iniziale dell’area che si sviluppa su 25.940 metri quadri.
All’interno dell’ex Amusement Park c’era fino al 2008 un grande parco giochi per i bambini con una pista di mini-car, tappeti elastici, campo di mini-golf, il bowling, una piscina, un sala da ballo, e diversi punti per la ristorazione. Prima di chiudere, ormai 13 anni fa, il centro divertimenti era frequentato soprattutto da famiglie che arrivavano anche dalla provincia, dal Polesine e dal Vicentino.
Arriverà il soft air
Nel frattempo dell’Amusement Park ha iniziato ad occuparsi anche l’assessore alla sicurezza e sport Diego Bonavina, che a gennaio ha affidato l’area all’associazione sportiva dilettantistica Save, con sede a Villa Estenze, specializzata in Softair. Si tratta di una disciplina basata sulla simulazione di guerra ma senza l’utilizzo della violenza. In quella occasione, l’amministrazione si è accorta anche della presenza di una gigantesca svastica sui pavimenti del park, visibile addirittura dal satellite, che il giorno dopo è stata subito cancellata. —
LUCA PREZIUSI
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova