Un parco per il fiume Brenta raccolti quasi 30 mila euro

CITTADELLA. Quasi 30mila euro tra sostenitori singoli e aziende, il progetto “Un Parco per il fiume Brenta” diventerà realtà. L’idea è stata lanciata alcuni mesi fa, incontrando un forte consenso, proprio in coincidenza della forte protesta popolare contro gli scavi di nuovi pozzi a Carmignano ed il rischio di una nuova speculazione nell’estrazione di ghiaia.

Il progetto, promosso da Etifor Srl (spin-off dell’Università di Padova), ha ottenuto il consenso di Banca Etica - che ha supportato con la piattaforma di crowdfunding “Produzioni dal Basso” - e poi di Etra, del Dipartimento Territorio e Sistemi Agroforestali dell’Università di Padova, di Veneto Agricoltura e dei Comuni di Carmignano, Fontaniva e Nove, oltre ad essere sponsorizzato dalla Fondazione G.E. Ghirardi Onlus, dal tour operator specializzato Girolibero e dal Molino e Pastificio Sgambaro.

Dal basso - e non solo - sono arrivati 28.743 euro. L’obiettivo, ora, è quello di «migliorare la gestione del fiume Brenta e promuovere un’economia fatta da una rete di imprese, associazioni ed enti che si impegnino a gestire responsabilmente le sinergie tra territorio e fiume». Il senso è quello di dare valore a uno spazio straordinario. «L’area fornisce il 30% dell’acqua potabile del Veneto e gli operatori turistici veneti la identificano come asse prioritario per lo sviluppo turistico della Regione. Purtroppo, però l’area versa in uno stato di degrado dovuto principalmente alla mancanza di un’organizzazione rappresentativa».

Tra i punti forza marchio d’area, cibo sano, agricoltura a km 0, turismo sostenibile attraverso la ciclovia della Valsugana, ospitalità diffusa, aree di ristoro e balneazione;, escursionismo a piedi e a cavallo, mtb, pesca, kayak, canoa.

Silvia Bergamin