Un pianoforte e la stazione diventa sala da concerti

STAZIONE. L'installazione del pianoforte in stazione decisa da TrenItalia e CentoStazioni, in collaborazione con l’azienda Bettin, è considerata una delle scelte più valide effettuate negli ultimi anni dalle Ferrovie dello Stato. Dalle 8 alle 21 ai tasti del pianoforte Yamaha si alternano, ogni giorno, tantissimi pendolari, tra cui universitari, ragazze che studiano al Pollini, pensionati con la passione della musica ma anche alcune delle persone che passano le ore in stazione non avendo magari altro luogo dove stare; persone che con più o meno perizia si avventurano sulla tastiera. O si lasciano andare all’ascolto.
Quasi tutti suonano tra un treno e l’altro. Con le mani sul piano e l’occhio sull’orologio per non perdere il treno che li porta o a lavoro o a casa. Zainetto poggiato per terra e dita che volano sui tasti bianchi e neri ad improvvisare melodie vecchie e nuove senza alcun tipo di spartito. Il pezzo più suonato? Per Elisa, di Chopin, naturalmente, ma anche le canzoni napoletane classiche e Quando Torno a Padova.
Lunedì pomeriggio, intorno al piano, si sono riuniti gli esponenti dell’ensemble “Ecce Coro!”, oltre venti persone, “diversamente giovani”, che sotto la guida del maestro Walter Giacopini, hanno cantato per oltre un’ora, canzoni per ogni età ed ogni gusto, tra cui Bella Ciao, Tintarella di Luna, Un Bacio a Mezzanotte, Sentimental Journey, la mitica Blue Moon, Barbara Ann (quella dei Beach Boys), Jawa Jeiwe ed il canto Stelutis Alpinis. Flash a valanga anche da parte di un gruppo di giapponesi in attesa della Freccia Rossa per Roma Termini delle 18.53 e di una coppia di cinesi e scroscianti applausi da tutti quelli che, seduti ai tavolini del bar Rustichelli & Mangione, sorseggiavano cappuccini fumanti e spritz all'Aperol. «Nei prossimi mesi il pianoforte della stazione sarà il punto di riferimento dei nostri concerti volanti», sottolinea Walter Giacopini, ingegnere chimico e pendolare tra Padova e Venezia, «Il nostro ensemble è nato nel 2005. Il nucleo originario è nato quando eravamo ancora studenti al Collegio Don Mazza. Abbiamo tenuto concerti vari sia a Padova che in altri posti del Veneto e le prove le facciamo, con cadenza periodica, nella sala civica di Voltabarozzo. In cantiere abbiamo tante altre belle iniziative. La stazione, però, è il posto ideale dove tenere concerti popolari. Sempre in mezzo alla gente che va e che viene e sempre anche vicino a chi ha bisogno della nostra solidarietà e della nostra amicizia».
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