Un ristorante a km0 La sfida in via Longhin

Molti chiudono o temono di abbassare le serrande entro la fine dell’anno a causa delle drastiche misure anti-covid. Invece Marco Zanin, missionario laico con interventi umanitari prestati più volte in Guinea Bissau, vicino ai padri cappuccini di San Leopoldo Mandic ed ex gestore del self service Uscita 16, in area Zip, ieri, ha aperto un locale. Si tratta di un ristorante in via Longhin 123/125, dove una volta c’era l’Europa. Il nuovo locale resterà aperto dalle 7 alle 15 soltanto nei giorni feriali e dispone di numerosi posti a sedere. Applica la politica degli alimenti a chilometro zero ed è rivolto principalmente agli impiegati delle aziende e degli uffici che lavorano in tutta la zona di Padova Uno ed anche di tutta la Stanga.

Per attirare quanti più clienti possibili e farsi conoscere di più, per tutta la settimana, alla mattina, caffè o cappuccino con brioche, costeranno solo un euro.

I collaboratori al momento sono sei, tra cui un ragazzone arrivato dal Mali. Ma come mai, mentre gli altri chiudono, Marco Zanin, in un momento così difficile anche per l’economia padovana, ha il coraggio di aprire un nuovo locale pubblico? «La vita va avanti» sottolinea Marco, ex gestore anche del bar Orca Loca a San Bellino «non bisogna aspettare l’intervento dall’alto. D’altronde l’obbligo di chiudere alle 18, come prevede il DPCM, non riguarda il mio nuovo locale perché è un tipo di attività programmata solo per le colazioni del mattino e per il pranzo». —



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