Un solo successo, “San Francisco” Addio a Scott McKenzie

NEW YORK. È morto a Los Angeles il cantautore Scott McKenzie. Aveva 73 anni e all’attivo forse un solo, vero successo, sufficiente però a conferirgli l’immortalità nel mondo della musica moderna:...
epa03365919 A picture dated 27 November 2004 shows Scottish musician Ian Anderson (L) of British band Jethro Tull and US singer Scott McKenzie (R) performing during a concert in Bremen, Germany. McKenzie, who became famous for his song 'San Francisco' (1967), died in Los Angeles, California, USA on 18 August 2012. He was 73. EPA/INGO WAGNER
epa03365919 A picture dated 27 November 2004 shows Scottish musician Ian Anderson (L) of British band Jethro Tull and US singer Scott McKenzie (R) performing during a concert in Bremen, Germany. McKenzie, who became famous for his song 'San Francisco' (1967), died in Los Angeles, California, USA on 18 August 2012. He was 73. EPA/INGO WAGNER

NEW YORK. È morto a Los Angeles il cantautore Scott McKenzie. Aveva 73 anni e all’attivo forse un solo, vero successo, sufficiente però a conferirgli l’immortalità nel mondo della musica moderna: “San Francisco”, inno non ufficiale della contro-cultura anni ’60 che con il suo lungo sottotitolo, “Be Sure to Wear Flowers in Your Hair”, condensò e amplificò l’epopea hippy.

Il suo capolavoro, pubblicato appena qualche settimana prima dell’inizio ufficiale della “Summer of Love” 1967 quando circa centomila ragazzi arrivarono a San Francisco dando inizio al movimento hippy, era in realtà stato scritto da John Phillips, fondatore e leader dei Mamas and Papas, di cui era intimo fin dall’adolescenza e che gliela regalò. Seguirono due album passati relativamente inosservati, una lunga pausa e la ripresa dell’attività concertistica solo nel 1986 come membro di una rinnovata versione degli stessi Mamas and Papas. Nel frattempo, insieme sempre a Phillips e a Mike Love dei Beach Boys, nel 1988 contribuì alla stesura di “Kokomo”, ennesima hit della storica surf-band. Dieci anni dopo si ritirò dalle scene, e riapparve solo nel 2001, in occasione di un concerto-tributo dedicato all’amico Phillips.

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