«Un visionario capace di realizzare tanti sogni»

CINTO EUGANEO. Ci vorrà ancora qualche giorno per il rientro in Italia dall’isola di Creta della salma di Franco Zanovello. Le ambasciate di Grecia e Italia sono al lavoro per espletare le incombenze burocratiche previste in questi casi e anche per questo non sono ancora stati fissati i funerali del titolare di Ca’Lustra, che dovrebbero essere celebrati nella chiesetta di Faedo di Cinto Eugnaeo.
Zanovello da alcuni anni abitava in via Pedevenda nell’immobile dell’ex trattoria “Re del Venda”, ricavato dal restauro di un vecchio cascinale della famiglia del leggendario guardaboschi Moro Polo, detto anche Re del Venda.
Sugli Euganei, soprattutto tra gli operatori del settore vitivinicolo, sono ore di cordoglio. «Franco era una persona amata e stimata che ha dato tanto al territorio. La sua è una grave perdita» è la frase che va per la maggiore tra i residenti. L’avventura di Zanovello come appassionato produttore ed esperto winer nasce quando giovanissimo, assieme a Graziano Cardin e Lucio Gomiero, fonda l’azienda agricola Vignalta sopra Arquà Petrarca. Cambia da allora il sistema di produrre vino sugli Euganei. Un sistema tutto improntato sulla qualità che Zanovello continua in Ca’Lustra, l’attuale azienda di famiglia.
«Franco era un visionario capace però di realizzare molti dei suoi sogni» afferma l’architetto Giulio Muratori, amico di famiglia e per 16 anni capo della delegazione del Fai di Padova. Zanovello ultimamente si era affidato a Muratori per tentare di trasformare l’ex base militare del Venda in un polo attrattivo per il turismo nel punto più alto del Parco Colli. «L’idea di Franco era quella di costruire lassù, una volta bonificata l’area militare, un museo enologico per mostrare il percorso che compie l’uva prima di essere trasformata in vino, sulla falsariga del Luisium progettato dall’architetto americano Steven Holl nella cittadina austriaca di Langenlois» rivela Muratori «L’ex Primo Roc avrebbe dovuto diventare un centro visitatori con cantine sotterranee e spazi per mostre di opere d’arte. L’ex monastero degli olivetani avrebbe dovuto far da sfondo a un palco per concerti e rappresentazioni teatrali».
Muratori rivela anche un altro sogno nel cassetto del presidente della Strada del Vino. «Per il progetto sul Venda dovevamo vederci subito dopo le vacanze» aggiunge l’architetto, «mi aveva manifestato anche la volontà di realizzare quattro nuove etichette legate ai più importanti monumenti dei Colli Euganei».
Continuano, intanto, gli attestati di cordoglio del mondo agricolo e non solo. «La Cia di Padova perde un grande dirigente e amico, un sostenitore del paesaggio e dell’ambiente, un uomo di cultura con una grande passione per il territorio in cui viveva e lavorava», scrive in una nota la sezione di Padova della Confederazione italiana agricoltori.
Gianni Biasetto
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