«Una “Cena per tutti” dopo un anno di disumanità volgare»

«Abbiamo vissuto abbastanza pesantemente quest’anno, caratterizzato da un’ondata di disumanità diffusa e volgare. Ci siamo trovati di fronte a fenomeni per niente rassicuranti, sia riguardo il rapporto tra popoli e persone, che riguardo al rapporto tra Stati e governi. Di fronte ciò abbiamo pensato che non potevamo assolutamente non ripetere la consueta “Cena gratuita e per tutti’».
Così don Albino Bizzotto, fondatore dei Beati i Costruttori di Pace, ha esordito ieri nel presentare quello che negli anni è diventato un appuntamento fisso per la città: la cena gratuita e per tutti, organizzata per il dodicesimo anno consecutivo dal coordinamento di associazioni e sindacati “A Braccia Aperte” , che si terrà domenica dalle 18 alle 23 in piazza dei Frutti.
«È un’iniziativa che si rinnova di anno in anno ma che si radica in un contesto in continuo cambiamento», ha detto l’assessore ai Diritti Umani e alla Pace Francesca Benciolini. «Voglio sottolineare il clima di violenza verbale che c’è stato nell’ultimo anno verso tutto quello che è solidarietà: Ong, famiglie adottive e le associazioni che si occupano degli ultimi. La cena si rinnova per ricordarci che invece la solidarietà è un valore».
Un valore che bisognerebbe iniziare a praticare ha aggiunto l’assessore al Volontariato Cristina Piva: «All’interno di questa città dobbiamo imparare a guardare non al singolo, ma a investire nella comunità. Passare dall’io al noi non è solo un fatto di apertura mentale ma anche di fiducia. Padova ce la fa solo se è unita e coesa».
A fare da testimoni alla manifestazione quest’anno ci saranno diversi ospiti. «Tra questi Marco Damilano, direttore de L’Espresso, che ci spiegherà come fare verità in mezzo alla turbolenza degli avvenimenti, Nicoletta Ferrara, che insieme al marito ha accettato di ospitare in casa sei immigrati», ha spiegato don Bizzotto. «Avevamo invitato anche Manuel Bortuzzo, nuotatore ma soprattutto persona umana anche nel momento dell’estrema violenza che ha affrontato. Purtroppo impegni a livello di cure e terapie non gli permetteranno di essere con noi». Alla cena, che in caso di pioggia verrà spostata all’interno del salone, verranno privilegiati i cibi vegetariani e le cucine etniche. «L’importante è venire con il sorriso e lo spirito giusto». —
Alice Ferretti
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