Una centenaria tra i volontari del canile “San Francesco»

PIAZZOLA SUL BRENTA: i 18 anni della struttura di presina 
S.b.

PIAZZOLA SUL BRENTA

Il canile “San Francesco” è diventato maggiorenne: 18 anni di attività, quasi 6 mila cani accolti, con ben 4. 815 adozioni. Sono le cifre della bella realtà di Presina, a Piazzola sul Brenta, guidata con dedizione straordinaria dal presidente Giovanni Tonelotto. Che sottolinea anche l’impegno di 40 volontari, che vanno dai 18 ai 101 anni. «La nostra veterana», spiega il presidente, «si chiama Elena Mazzaro, vive a Padova. Da inizio anno sono 200 i cani accolti, il 90% ha trovato una nuova famiglia. I volontari sono fondamentali, aumentano soprattutto i giovani, che si avvicinano e vengono opportunamente formati e inserimenti gradualmente grazie al supporto delle persone con maggiore esperienza». Cosa è cambiato nel tempo? «Aumentano i casi sociali: diminuiscono i cani catturati dall’accalappiacani, crescono quelli che restano senza padroni, perché sono in difficoltà economiche». L’incidenza del Covid: «Il lockdown ha portato a un 15% in più di entrate di cani e gatti nelle case italiane». L’emergenza natalizia: «L’obiettivo è aiutare Dado, un amstaf del 2019 semiparalizzato, che si trascina con il carrettino. Cerchiamo disperatamente una casa, una struttura che lo accolga. Ce ne se sarebbe una da 10 euro al giorno, perché Dado ha bisogno di essere “spremuto” ogni 8 ore per espellere pipì e feci, non ce la fa da solo a causa della paresi». La formazione è al centro dell’impegno, ha organizzazione un corso di aggiornamento sul rapporto con l’animazione d’affezione rivolto ai 28 sindaci dell’Alta Padovana. La curiosità: il canile ha aderito alla campagna “adotta un nonno” fino al 31 gennaio 2022 chi adotta dal canile un cane con più di 10 anni di età riceverà per un anno le crocchette gratis. Il canile valica i confini e si fa sempre più conoscere, pure il portavoce della Diocesi di Vicenza ha adottato un cane del “San Francesco”. Il consiglio per Capodanno: “Butta i botti”. Nel resto della provincia, si segnala un’emergenza a Carceri d’Este, con 72 cani sequestrati e da accogliere. Dal canile parte una campagna animalista totale: «Cinquemila volatili vengono uccisi in questi giorni nel sud delle provincie di Verona e Padova. La loro colpa? Essere alcuni portatori di un virus che potrebbe contagiare. È come se uccidessimo i 5 milioni di Veneti perché alcuni di loro hanno il Covid che è contagioso». C’è qualche segreto, oltre alla passione per gli amici a quattro zampe? «L’ottima e costante collaborazione con le istituzioni, ovvero Comune, Usl e Regione». Per info e per aiutare Dado: 338.4981981. —



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