Una Giornata per portare la Parola

VICENZA. Una giornata dedicata alla Bibbia, una domenica liturgica che veda coinvolto tutto l’ambiente ecclesiale e che possa contagiare tutte le realtà, dalle Chiese alle associazioni che si occupano delle persone più svantaggiate. Una giornata illuminante che raggiunga i cuori attraverso la Parola, “terra” di valori umani e religiosi.
È l’idea lanciata ieri al Festival Biblico di Vicenza da Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’'Egidio - attiva in realtà sociali molto provate, promotrice della pace in Medio Oriente, del dialogo con la Chiesa ortodossa e della formazione religiosa nelle terre più colpite dalla povertà e dai conflitti in Africa - e dalla Società San Paolo durante l’incontro “La parola di Dio dono per gli uomini” ieri al palazzo delle Opere Sociali moderata da Giacomo Perego.
«La nostra umile proposta» spiega Riccardi «è quella di indire una vera e propria domenica di festa della Parola di Dio che preveda la liturgia, la catechesi, l’ascolto, la venerazione e la diffusione, in linea con l’iniziativa del dono delle Bibbie della San Paolo fatta dal papa in Piazza San Pietro, una giornata che sia simile al Corpus Domini. A 50 anni dal Dei Verbum del Concilio Vaticano II abbiamo il compito di riportare la Bibbia al centro perché è solo con l’ascolto della Parola che si può vivere con il cuore la cultura dell’incontro con l’altro. Vogliamo dare voce a segmenti di esperienze del popolo di Dio» prosegue Riccardi «per esempio l’esperienza dei popoli latino-americani e indonesiani che a settembre indicono un mese per la riscoperta della Parola, ma anche l’esperienza di Sant’Egidio e della Società San Paolo e farle convogliare in una festa che rinnovi l’impegno nell’ascolto di Dio. Lasciamo crescere la Parola, leggiamola, festeggiamola, perché la lettura della Bibbia è scuola di ascolto e di dialogo e gli uomini della Bibbia diventano uomini di pace. Credo che questo sia anche il senso e l’obiettivo finale di un Festival come il Biblico».
Domani, il Festival si conclude con una serie di appuntamenti all’insegna dell’ascolto dell’ambiente e della natura. Tanti gli ospiti anche per questa giornata conclusiva: dall’architetto Paolo Portoghesi al sociologo Mauro Magatti, dall’astrofisico Alessandro Omizzolo al filosofo Silvano Petrosino. Momento incentrato sull’attualità sarà la testimonianza dei missionari di Boko Haram con il sociologo Khale Fouad Allam. Il Festival poi si chiuderà con una serata dedicata alla musica d’autore con Patrizia Laquidara e Enrico De Angelis.
“Ascoltando il creato”, l’appuntamento delle 11 sotto la Tenda del Festival, cercherà di delineare un’ecologia dell’uomo e degli stili di vita. Conversazione tra la scrittrice Maria Pia Veladiano e il filosofo Silvano Petrosino.
Tra gli eventi più attesi in chiusura di Festival, alle 15.30, al Palazzo delle Opere Sociali, il dialogo “Porte aperte” tra il sociologo ed economista Mauro Magatti e la sociologa Chiara Giaccardi. La Lectio del biblista Luca Mazzinghi, alle 16.30 nella chiesa di San Gaetano “L’uomo e il creato” offrirà uno sguardo sui libri sapienziali per il dibattito sulla custodia del creato.
La conversazione tra l’astrofisico e prete padovano don Alessandro Omizzolo e la giornalista Alessandra Buzzetti, alle 18 al Palazzo delle Opere Sociali, permetterà di ritrovare il senso della scoperta e dell’approfondimento. Lectio Magistrali dell’architetto Paolo portoghesi alle 15 a Palazzo Valmarana Braga; stessa ora, ma all’Oratorio del Gonfalone per “Noi, missionari nella terra di Boko Haram”, evento in collaborazione con Pime Milano. In serata, alle 21 sotto la Tenda del Festival, l’evento “Canzoni in cui credere - Eppure il vento soffia ancora” con Patrizia Laquidara.
www.festivalbiblico.it; numerosi eventi si possono seguire anche via streaming.
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