Una malattia sospetta disposta l’autopsia sul maresciallo morto

ABANO TERMESlitta il funerale del maresciallo dell’Aeronautica Stefano de Gasperi, residente a Mellaredo (Venezia) ma originario di Abano. Il militare è morto venerdì a causa di un tumore che si...

ABANO TERME

Slitta il funerale del maresciallo dell’Aeronautica Stefano de Gasperi, residente a Mellaredo (Venezia) ma originario di Abano. Il militare è morto venerdì a causa di un tumore che si sospetta sia stato originato da un’esposizione all’uranio impoverito durante una missione di pace in Afghanistan. «È stata disposta l’autopsia» conferma Giovanni Amato, luogotenente dell'Aeronautica in pensione, testimone e portavoce dell’associazione vittime del radon nella base del Monte Venda «Hanno capito che c’è qualcosa di sospetto e non hanno voluto soprassedere. Lo ritengo positivo. L’autopsia dovrebbe essere eseguita entro martedì, dopo la nomina di un consulente da parte della famiglia. Poi verrà rilasciato il nulla osta al funerale che potrebbe slittare a dopo Ferragosto».

Dopo aver accusato i primi sintomi della malattia, De Gasperi si era sottoposto a una serie di esami e la diagnosi era stata terribile: leucemia. Il maresciallo si era così rivolto all’Unsi Euganea (Unione nazionale sottufficiali italiani), presieduta da Leone Grazzini, un sodalizio al quale sono iscritti i militari ammalati per sospetta esposizione all’uranio impoverito e ad altre sostanze o radiazioni.

L’associazione lo aveva aiutato ad avviare la pratica per il riconoscimento dell’inabilità per cause di lavoro. Tanto che un anno e mezzo fa era stato dichiarato non idoneo al servizio militare in congedo per malattia. De Gasperi si era sottoposto a varie terapie ed era stato ricoverato più volte all'ospedale di Padova. L’improvviso aggravarsi del male e il decesso. «È stato un calvario» ha ammesso la moglie Annalisa, «Stefano è l'ennesimo militare italiano che si ammala dopo essere stato in missione». —

Giusy Andreoli

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova