Una mostra sulla Via della Seta Roma dimentica Venezia
Una grande mostra sulla Via della Seta. Ma Venezia non c’è. Lo sanno anche gli studenti del liceo che l’antica Via della Seta collegava l’ex Serenissima alla Cina, attraverso il Mediterraneo e le vie carovaniere dell’Asia. Un dettaglio che forse è sfuggito agli organizzatori della mostra aperta in questi giorni a Roma alle Terme di Diocleziano. Rassegna ambiziosa, organizzata dal ministero dei Beni culturali, guidato fino a pochi giorni fa dal veneto Giancarlo Galan. Allestita dalla società Zetem cultura e dalla Fondazione musei di Roma, con sponsor di lusso come Unicredit, Montepaschi e Bnl, ma anche Eni e Finmeccanica, Istituti italiani di cultura. Pezzi pregiati e testimonianze dei rapporti tra la Cina e l’impero romano, tra la Cina e Bisanzio. Ma Venezia niente. Alla faccia di Marco Polo, che per primo aveva percorso durante un viaggio durato molti anni, il percorso per mare e per le vie carovaniere, da Costantinopoli a Palmira, dalla Persia a Samarcanda per poi tornare a casa a Venezia. Una «dimenticanza» che ha fatto saltare la mosca al naso al sindaco Giorgio Orsoni, che ha visitato la mostra da turista: «Una cosa ridicola», dice.
Alberto Vitucci
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