Una questione di etichetta e di marchio Come leggerli
I bambini non vogliono il giocattolo falso, e per accontentarli basta tenere sempre d’occhio che ci sia l’etichettatura Ce corretta. Il gioco è una delle principali attività per lo sviluppo di un bambino, ma spesso i giocattoli possono infatti nascondere insidie e pericoli per la sicurezza e l’incolumità dei bambini. Che fare? Basta porre particolare attenzione all’etichettatura col marchio Ce, cioè l’indicazione che attesta la conformità del prodotto ai requisiti di sicurezza previsti da una o più direttive comunitarie. La marcatura non è considerata né un marchio di qualità né un marchio di origine, ma è la dichiarazione che sono stati rispettati i requisiti di sicurezza che ogni prodotto deve avere. La forma del marchio varia, in proporzione, a seconda della grandezza del prodotto su cui va applicato rispettando la dimensione minima di 5 millimetri. Nel caso non fosse possibile applicarla direttamente sul giocattolo, come nel caso di oggetti dalle dimensioni particolarmente ridotte, essa dovrà essere necessariamente posizionata sull’imballaggio o sull’eventuale documentazione d’uso. Sulle confezioni devono inoltre essere riportate in maniera visibile e leggibile almeno le seguenti indicazioni: denominazione del prodotto, nome o ragione sociale o marchio e sede legale del produttore o dell’importatore stabilito nell’Unione Europea, il paese d’origine se situato fuori dell’Unione Europea e le informazioni in lingua italiana destinate al consumatore. E se sul giocattolo non dovesse esserci la marcatura? Allora non è da acquistare. Ed attenzione anche a scartare quei giocattoli, che, pur essendo a prima vista fruibili da bambini di età inferiore a 36 mesi (primissima infanzia), riportano la scritta “Non adatto a bambini di età inferiore a 36 mesi”.
Massimo Nardin.
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