«Una vetrina per le confessioni guardando l’erba del vicino»

C’è quello che va a letto con la migliore amica della moglie, quello che vorrebbe provarci con la sorella del suo migliore amico, quella che ha 20 anni e non ha ancora baciato nessuno, e quelli che...

C’è quello che va a letto con la migliore amica della moglie, quello che vorrebbe provarci con la sorella del suo migliore amico, quella che ha 20 anni e non ha ancora baciato nessuno, e quelli che odiano capi e colleghi e se non avessero figli e famiglia se ne andrebbero a fare il giro del mondo da soli.

Alberto Facchini, quarantenne trevigiano, ha pensato di aprire un sito per tutte le “confessioni” anonime che tali devono restare. Una vetrina per confessare l’incofessabile, e sentirsi forse alla fine un po’ meglio, a giudicare dal successo dell’idea. Si chiama www.erbadelvicino.com e chiunque può scrivere quello che vuole e leggere i commenti di chi ha un consiglio da regalare. Il blog di Alberto, che registra 500 visitatori unici al giorno, è nato nel 2006 e il suo autore ha l’orgoglio di definirlo «un piccolo precursore dei social network» se non altro per l’idea di base: scrivere quello che ti passa per la testa e condividerlo con gli altri. Qui, però, c’è il complicato anonimato.

«Sapere che qualcuno leggerà la nostra confessione ci fa provare una sensazione di benessere, come in una terapia di gruppo», si legge nella homepage.

Che mestiere può fare uno che si inventa un blog del genere? «Sono un ingegnere gestionale» spiega Alberto. «Lavoro nella logistica di un'azienda metalmeccanica». (s. zan.)

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova