Undici palazzine al freddo, l’amministratore: «Si accende solo se pagano»

Le 265 famiglie del quartiere Sacro Cuore di Padova sono ancora senza gas e le temperature iniziano a scendere. Favaron che amministra 4 delle 11 palazzine: «Situazione pregressa pesantissima». C’era stata una revoca giudiziaria della gestione del supercondominio

Carlo Bellotto
Le palazzine senza riscaldamento
Le palazzine senza riscaldamento

Sono ancora al freddo le 265 famiglie delle 11 palazzine ex Gescal di via Franzela, via Grigno e via Sacro Cuore, nell’omonimo rione di Padova. La situazione, nonostante l’impegno di alcuni amministratori, per ora non si sblocca. Con la temperatura scesa mercoledì  5 novembre notte a pochi gradi sopra lo zero, all’interno degli appartamenti si inizia a patire il freddo e a cercare tepore.

La situazione

Riassumendo la situazione attuale è questa: sei palazzine, per 150 famiglie, hanno deciso di staccarsi dal cosiddetto supercondominio, che fornisce il riscaldamento a tutti e sono in attesa del completamento dei lavori per diventare autonomi; gli altri, ossia le altre 5 palazzine, sono al freddo perché il conto, ossia le bollette, non vengono pagate.

A non pagare sono anche i residenti delle prime sei palazzine che si stanno staccando dal centralizzato. A loro dire e della loro amministratrice Anna Pasquale, non pagano i 260 mila euro, su un totale di circa mezzo milione di euro della stagionalità invernale trascorsa, perché il supercondominio (amministrato da Simone Scapocchin) che gestisce tra l’altro la centrale termica, non ha presentato i bilanci e chiedono di voler vedere i conti prima di saldare. Quei soldi, poi, ammettono di averli in cassa.

Condomini ex Gescal al Sacro Cuore: 264 famiglie senza riscaldamento
Le palazzine interessate

«La situazione è molto complessa e ha un pregresso pesantissimo – sottolinea Federica Favaron, amministratrice di 4 delle 11 palazzine– L’attuale situazione di stallo è causata dal mancato pagamento di bollette per gas già consumato e lo sottolineo (non si tratta di acconti) in gran parte imputabile alle 6 palazzine amministrate da Anna Pasquale. Scapocchin è amministratore del supercondominio solo da febbraio 2025 e l’amministratore di prima, Cedamm srl rappresentata dal geometra Giovanni Levorin, che ha avuto una gestione di lungo periodo, e che ha avuto una revoca giudiziaria in tribunale confermata in Corte d’Appello. In merito al passaggio ad un impianto autonomo effettuato dalla collega, che di fatto si stacca dal riscaldamento centralizzato, preciso che è stato deciso nelle sue assemblee e non, come sarebbe stato opportuno in un’assemblea consortile, alla quale tutti avrebbero dovuto partecipare ed esprimere giudizi di merito per poi votare».

Prima il pagamento 

Quindi, senza addentrarsi in problematiche condominiali complesse che riguardano la gestione pluriennale delle 11 palazzine (che sono gestite da 4 amministratori, la quarta che ne gestisce una è Miriam Guerra), parrebbe risolversi rapidamente se i conti del fornitore del gas già consumato venissero pagati.

I condomini di Pasquale evidenziano come negli anni ci siano stati molti morosi negli altri palazzi e per questo vogliono vedere i bilanci. Per i residenti delle stesse 6 palazzine quando i lavori del nuovo impianto saranno conclusi e qui pare manchino solo pochi giorni, il caldo arriverà da pannelli e corrente. Ovvio che poi ci sarebbe da discutere sulla correttezza del passaggio che porta ad un riscaldamento autonomo per parte dei condomini (come chiedono Favaron e Guerra), ma se ne potrebbe discutere al caldo. —

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