Università, c’è fame di spazi occhi su via Beato Pellegrino

Trattativa per acquisire due immobili per completare il campus all’ex geriatrico Interesse anche su un’area in via Corrado che consentirebbe di ampliare il Cus
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - VIA BEATO PELLEGRINO 34
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - VIA BEATO PELLEGRINO 34

La casa dell’Università di Padova si allarga. Le case, meglio. Perché alle già oltre cento strutture che compongono l’esteso e frammentato arcipelago di sedi dell’ateneo padovano, se ne aggiungeranno ancora. Proprio ieri il cda del Bo ha dato mandato al direttore generale di procedere con una manifestazione di interesse per l’acquisto di due immobili in via Beato Pellegrino. Del resto la fame di spazi dell’Università per garantire adeguati servizi ai suoi sessantamila studenti non è una novità. A questa stessa istanza ha risposto l’acquisizione dell’ex caserma Piave in città, così come l’acquisizione dell’ex Corte Benedettina di Legnaro, solo per citare gli ultimi “bocconi”. Le novità sono contenute nel Piano triennale degli investimenti 2019-2021.

il bo cresce in via beato pellegrino

L’Università ha messo gli occhi su due immobili in via Beato Pellegrino, rispettivamente il “Lombardo Miglioranza” ai civici 32 e 34 e il “Vinicio Dalla Vecchia” al civico 36. L’interlocutore con cui dovrà rapportarsi il direttore generale Alberto Scuttari per la manifestazione di interesse per l’acquisto degli immobili è la Fondazione Irpea che ne detiene la proprietà. È stata la stessa Fondazione, la scorsa estate, a comunicare all’ateneo la disponibilità a cedere gli spazi di via Beato Pellegrino. Si tratta di quattro mila metri cubi, 2.700 metri quadri distribuiti su quattro piani - attualmente divisi in 21 camere, cucina, area pranzo, servizi igienici, corridoi e spazi tecnici - e uno scoperto di 850 metri quadrati. Il lotto andrebbe a completare il nuovo polo universitario che il Bo sta già realizzando in via Beato Pellegrino, nell’ex ospedale geriatrico dell’Usl destinato a diventare sede del polo umanistico su una volumetria di oltre 87 mila metri. L’acquisto dei nuovi spazi, parte integrante della medesima struttura, consentirebbe il completamento del campus con servizi per gli studenti, aule studio, uffici e studi dei docenti.

nuovi spazi al cus

Nelle mire del Bo c’è anche un’area di 1.749 metri quadrati limitrofa alla proprietà di via Jacopo Corrado dove si trova il Cus. Per l’Ateneo costituisce l’opportunità di espandere le attività sportive per studenti e dipendenti. Per questa acquisizione sono già stati avviati i contatti. L’area, che nel Piano interventi comunale è destinata a “Zona residenziale di completamento” è libera da costruzioni.

altre acquisizioni

C’è un altro boccone che l’Università di Padova non vorrebbe lasciarsi scappare, stavolta in quel di Rovigo dove la società Censer ha messo in vendita l’edificio che ospita già da diversi anni il Laboratorio Tesi del Dipartimento di Ingegneria industriale: si tratta di 1.300 metri quadrati in un lotto indipendente di un totale di 190 mila metri, ex sede dello Zuccherificio e oggi area fieristica. Nel laboratorio sono stati fatti ingenti investimenti per favorire l’attività di la ricerca e sarebbe antieconomico per il Bo doverli trasferire. Infine nel Piano investimenti è prevista la suddivisione del complesso edilizio di via Campagnola: l’Università ha un progetto per realizzare un nuovo edificio da destinare ad aule didattiche, mentre è intenzionata ad alienare gli edifici esistenti, dividendo il lotto in due parti.

Elena LivierI

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