Upa, cambiano 20 dirigenti

Più che un rinnovo è stata una vera rivoluzione. Dal voto di domenica degli artigiani iscritti all'Upa è emerso, infatti, un consiglio cambiato per 20 membri su 37, oltre il 50 per cento con una buona presenza femminile. Sono stati più di 1.500 su 12 mila i soci dell'Unione che hanno partecipato al rinnovo dei propri dirigenti. Entro un paio di settimane si dovranno riunire per scegliere il nuovo presidente provinciale tra una terna di nomi che domani il collegio dei saggi (il prof. Candido Fois, Umberto Rigoni, Gianluigi Tecchio, Leo Dall'Aglio e Severino Rodighiero) dovrebbe indicare all'interno dei quattro candidati rimasti in lizza.  Il ricambio del consiglio generale è stato importante, sia perché vari membri del parlamentino uscente non si erano candidati, sia perché nel gioco delle terne uscite in precedenza, la competizione ha fatto emergere molti nuovi nomi. Alcuni addirittura senza alcuna esperienza associativa alle spalle, come nei settori chimici, grafici, arredamento. Ciò ha portato a qualche sorpresa, una su tutti nel mandamento di Abano dove Raffaele Bordin, presidente di Upa Servizi, è stato battuto da Loris Barbiero. Altri, invece, sono stati riconfermati in toto.  Le operazioni di voto si sono svolte con regolarità, un solo voto contestato, mentre avanzano con decisione le donne. Oltre a Tiziana Baretta, candidata alla presidenza, in sei entrano a far parte del consiglio generale, con Gabriella Gabrini presidente del mandamento di Padova, ma con Catia Sadocco di Monselice, che diventa presidente dei marmisti al posto di Michele Bedin, vice presidente dell'Upa, in un primo momento candidato alla presidenza. Una padovana, Guglielmina Peretto, guiderà invece gli orafi.  Guardando agli equilibri interni del nuovo consiglio generale, si può stimare che 32 dei 37 membri siano vicini al presidente uscente Roberto Boschetto che, dopo aver retto l'Upa per un anno e mezzo, cerca la riconferma per il prossimo quadriennio.