Vaccini, a Piazzola rivincita della scienza «salve milioni di vite»

PIAZZOLA SUL BRENTA. Sì vax, senza se e senza ma, perché «se rispetto al 1700 la vita si è allungata di 55 anni è anche grazie ai vaccini». Il concetto è stato ribadito ieri al convegno promosso dalla Fondazione Ghirardi a villa Contarini. L'ex sindaco Dino Cavinato, che dirige la Fondazione, ha aperto i lavori, con Tullio Pozzan e Cesare Montecucco del Dipartimento di Scienze Biomediche dell'Università di Padova; presenti le scolaresche. Il tema caldo del momento - “i vaccini tra scienza e disinformazione” - è stato affrontato dall'Ordinario di Microbiologia a Padova Giorgio Palù. Che non ha usato giri di parole: «I vaccini sono i farmaci di cui l’umanità ha beneficiato più di qualunque altra cosa. Salvano ogni anno 3 milioni di vite umane. Pensate cosa sarebbe se avessimo i vaccini contro Hiv, tubercolosi o malaria, si salverebbero decine di milioni di vite l’anno». Sono fondati i timori dei genitori o si tratta di suggestioni alimentate da tormentoni senza filtro scientifico della rete? «Prima che un vaccino vada sul mercato passano 10-12 anni», ha spiegato Palù. «Ci sono tutti i controlli di studi clinici che ne accertano la sicurezza; anche dopo che il vaccino è messo in circolazione c’è l’obbligo di controllo. Sono farmaci che hanno effetti collaterali molto ridotti rispetto agli altri». Va riaffermato un principio minimo di competenza: «La sicurezza dei vaccini oggi viene messa in discussione dalla pseudoscienza, cioè opinioni contro i fatti. Di scienza è bene parlino gli esperti». Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento di malattie infettive, parassitarie e immunomediate dell'Istituto Superiore di Sanità, ha messo l'accento su una sorta di paradosso: «I vaccini sono vittime del loro stesso successo, fanno scomparire le malattie quindi le mamme pensano che non devono più far vaccinare i bambini ma non è così». I dati preoccupano i medici: «Dal 2013 al 2016 c'è stato un calo notevole nelle vaccinazioni non solo per le 4 che prima del provvedimento legislativo erano obbligatorie, ma anche per quelle raccomandate, prima fra tutte quella contro il morbillo. Dopo il 2016 abbiamo avuto una piccolissima ripresa, con la legge sull'obbligo è stata accelerata. Per l'esavalente siamo sopra il 95% dei bimbi vaccinati; la soglia che permette l'immunità di gregge è stata quindi raggiunta, mentre per il morbillo c'è stata una crescita di circa il 6%; anche in questo caso ci avviciniamo a quella soglia». Nel mirino una sorta di «democrazia dell'ignoranza» alimentata dalle notizie false moltiplicate dal web: «Cala la percezione del rischio di malattie. Bisogna combattere queste bufale perché i vaccini sono i prodotti più efficaci e sicuri». Durante il convegno presenti anche alcuni genitori no-vax, che hanno chiesto «la libertà di poter scegliere se vaccinare o meno i nostri figli».
Silvia Bergamin
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