Vallo di Montagnana usato dai nomadi come lavanderia

MONTAGNANA. Non è propriamente la miglior cartolina che potrebbe arrivare dalla città murata, eppure ieri è stata l’immagine di Montagnana che ha riempito bacheche Facebook e schermate di Whatsapp:...
MONTAGNANA. Non è propriamente la miglior cartolina che potrebbe arrivare dalla città murata, eppure ieri è stata l’immagine di Montagnana che ha riempito bacheche Facebook e schermate di Whatsapp: due rom, con una decina di secchi, erano impegnate a fare il bucato all’ombra delle mura. Nel vallo di Porta Legnago, poco più in là della Rocca degli Alberi, in uno scolo che corre lungo il perimetro delle mura medievali. Le donne facevano parte del folto gruppo di nomadi che ormai da giorni occupa il parcheggio del campo sportivo. «Una pattuglia della polizia municipale è intervenuta nel vallo per invitare le zingare a lasciare il posto» fanno sapere del Comune «La cosa si è risolta in pochi minuti visto che l’azione di lavare i panni non costituisce reato. Gli zingari sono poi tutelati da leggi speciali. Ci siamo comunque attivati nelle ultime settimane per scoraggiare la loro presenza nel nostro territorio, con frequenti interventi e sopralluoghi coordinati con carabinieri e polizia. Se questo non bastasse ci attiveremo con la Prefettura per ottenere un rafforzamento del controllo del territorio».


Estremamente critico verso la situazione che si è venuta a creare ieri è il gruppo Montagnana Progetto Comune: «Questa è la Montagnana cui sta conducendo l’amministrazione di Loredana Borghesan, la cui ormai palese incapacità di dedicarsi anche solo minimamente alla questione sicurezza sta consentendo, se non addirittura favorendo, il proliferare di situazioni limite. Il piazzale del campo sportivo è ormai un vero e proprio campo profughi con presenza costante e numerosa di rom. San Francesco è sempre più area inaccessibile causa la presenza di balordi dediti all’alcool e quant’altro. Per non parlare della zona Lidl i cui residenti si vedono sempre più spesso costretti a rinchiudersi in casa».
(n. c.)


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