Valzer degli iper, fuori Cadoro e A&O

Mestrino, apre l’Interspar e va via l’altro market. Vigodarzere ora aspetta il Famila. Un’apertura anche a Cadoneghe
Di Cristina Salvato
BELLUCO CHIUSURA SUPERMERCATO CA'DORO MESTRINO
BELLUCO CHIUSURA SUPERMERCATO CA'DORO MESTRINO

MESTRINO. Morte e vita della grande distribuzione: mentre l’Interspar da un mese ha aperto i battenti a Mestrino, in faccia alla grande rotatoria da cui si accede al paese, il Cadoro, che gli sorgeva accanto dall’altro lato della strada, ha abbassato definitivamente le serrande. Dieci giorni dopo l’apertura dell’Interspar. Che è parsa un’inquietante coincidenza, anche perché fino a qualche giorno prima i dipendenti poco o nulla sapevano della chiusura ormai prossima e gli scaffali erano ricolmi di prodotti. «Sicuramente non abbiamo chiuso per la presenza di un nuovo “competitor”, visto che ne avevamo già uno da qualche tempo, proprio dietro al punto vendita», precisa Andrea Moro, responsabile Affari generali di Cadoro, «ma per il fatto che stiamo organizzando i nostri negozi secondo un format più performante di quello di Mestrino, dove, ad esempio, non abbiamo potuto organizzare (per problemi legati alla struttura che ospitava il negozio) il reparto pescheria, uno dei nostri fiori all’occhiello. Le dimensioni del punto vendita di Mestrino non corrispondevano più ai requisiti che i clienti richiedono. Ci stiamo orientando su strutture a metratura più ampia, con un maggiore quantità di reparti. La decisione di chiudere non è stata presa comunque a cuor leggero e nemmeno in tempi rapidi: da anni eravamo a conoscenza che davanti al punto vendita sarebbe sorto un ipermercato. Coincidenza ha voluto che sia capitato a pochi giorni dalla sua apertura, ma solo perché prima di sospendere l’attività, abbiamo avviato il percorso di ricollocazione della decina di dipendenti, offrendo loro un impiego in un altro dei nostri punti vendita fra Treviso e Venezia. Abbiamo infatti scelto di privilegiare la conservazione del posto di lavoro, senza ricorrere a procedure sostitutive come la cassa integrazione guadagni o la mobilità».

Non è soltanto il Cadoro di Mestrino che verso la metà di novembre ha detto addio ai suoi clienti: nei medesimi giorni, infatti, ha chiuso anche l’A&O di Vigodarzere, in concomitanza con quello di Selvazzano. Assorbito dal gruppo Unicomm, dovrebbe riaprire come Famila a poche centinaia di metri di distanza, in via Ca’ Zusto. La sua chiusura ha intanto lasciato nello sconcerto gli abitanti di Vigodarzere, i quali per anni hanno avuto nell’A&O il loro unico supermercato, tanto che spesso, alla ricerca di offerte diverse, attraversavano il Brenta e raggiungevano Cadoneghe, dove di supermercati e discount è pieno. Vigodarzere comunque non è rimasto orfano di supermercati: nel 2011 a Saletto ha aperto un Prix discount, mentre da un anno in via Ca’ Pisani, ha aperto l’Alì. I Canella, proprietari della catena, stanno per posare la prima pietra di un ipermercato a Cadoneghe, all’interno di altro piano di recupero, che sorgerà al posto del macello Grosoli, con preoccupazione dei commercianti al dettaglio del paese. Se la tendenza è quella di veder sparire negozi italiani, cui subentrano subito commercianti cinesi, in controtendenza è Villafranca, dove il “Lin market” qualche mese fa ha improvvisamente chiuso.

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