Vdc spa: «Costi impossibili, tagli necessari»

«Riteniamo prematura e poco costruttiva la presa di posizione delle rappresentanze sindacali che da diversi giorni hanno indetto una serie di scioperi che hanno coinvolto, oltre ai lavoratori di VDC spa, anche quelli della altre aziende del gruppo, VDP spa e Zen Fonderie srl». A una settimana dall’inizio dello stato di agitazione proclamato dai sindacati per l’avvio delle procedure di licenziamento di quattro dipendenti, parlano gli imprenditori vicentini che hanno rilevato la fonderie ex Anselmi, oggi VDC.
la proprietà
L’azienda contesta il fatto che l'iniziativa dei sindacati avvenga «ancor prima di conoscere le possibili soluzioni che saranno proposte ai lavoratori in sede riservata all’Ispettorato del Lavoro» e che ciò «ha l’unico effetto di generare una situazione di preoccupazione diffusa, che non aiuta il confronto fra le parti». «Nessuno, ad oggi, è stato licenziato e nessuno dei destinatari delle lettere è inquadrato come categoria protetta», chiarisce Franco Vicentini, che insieme a Paolo Zardo ha acquisito il 100% del capitale sociale di Anselmi Casting spa il 18 novembre 2018. «Le lettere consegnate a due dipendenti del reparto amministrativo e due addetti alle pulizie, notificano l’avvio della procedura di licenziamento per soppressione di mansione aziendale e invitano i destinatari a presentarsi dinanzi alla Commissione di conciliazione dell’Ispettorato del Lavoro per esaminare eventuali soluzioni e ridurre l’impatto sociale delle procedure. La decisione», spiega l’imprenditore, «si inquadra nel percorso di riorganizzazione aziendale da tempo preannunciato alle rappresentanze sindacali e dovuto esclusivamente all’impossibilità di fare fronte a costi fissi non ulteriormente sostenibili alla luce dell’andamento societario e del mercato».
nessuna sorpresa
Vicentini respinge la circostanza che le lettere siano «arrivate in modo inatteso» come «vera e propria attività di repressione». Se poi fra coloro che l’hanno ricevuta c’è una delegata sindacale, è perchè opera nel settore da eliminare. VDP non manca di ricordare di aver garantito il posto ai lavoratori presi in carico in toto da un’azienda che versava da anni in una difficile situazione economica e di aver svolto incontri periodici con le rappresentanze sindacali nei quali ha sottolineato anche la necessità di una riorganizzazione in parallelo con un importante piano di investimenti per riallineare le condizioni produttive del sito industriale agli standard di mercato.
il piano aziendale
«L’avvio della riorganizzazione aziendale si inserisce peraltro in una particolare congiuntura di mercato, che si è tradotta in consistenti perdite per l’azienda nel 2017 e 2018 e di un passivo di 1,5 milioni di euro previsto per il 2019» la motivazione. «Ci auguriamo che le iniziative annunciate per i prossimi giorni possano rientrare e garantiamo, in caso di cessazione degli scioperi, la massima disponibilità a riprendere il dialogo per individuare una soluzione alla procedura in atto» è la richiesta di VDC.
i dipendenti
Ma intanto la situazione al momento resta immutata. E continua l’astensione dei 93 lavoratori ex Anselmi, che hanno avuto la solidarietà dai metalmeccanici del Padovano. Ieri al presidio sono arrivati i colleghi della ZF e una ventina di lavoratori delle Officine Zen a seguito del loro sciopero, una delegazione della Comdata, il segretario della Camera del Lavoro di Padova Aldo Marturano e Marco Galtarossa della Segreteria della Cgil di Padova. È stata anche inviata la richiesta di un incontro al prefetto Renato Franceschelli per discutere della vertenza. Intanto oggi i delegati Fiom e Fim VDC partecipano all’unitario dei metalmeccanici del Veneto sul contratto nazionale che si svolge a Vicenza. Altri scioperi di un’ora sono previsti fra giovedì e venerdì nelle aziende del padovano: giovedì 24 sciopereranno la Parker-Hannifin Corporation e la Vimar, mentre venerdì 25 la Epta Solesino, la Pavan e la Arcelot Mittal Italia di Legnaro. —
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