Vede 3 ladri ragazzini e “guida” la polizia al loro inseguimento

Razzia in casa alla Guizza: uno è minore, gli altri hanno 18 e 19 anni. Due sono stati arrestati, uno è stato portato in comunità

PADOVA. Tre ragazzini, uno minorenne e gli altri due di 18 e 19 anni, sono stati beccati dalla polizia subito dopo aver saccheggiato un appartamento alla Guizza. Albanesi, senza fissa dimora, uno con già qualche precedente per furto, i tre l’altra sera hanno forzato una porta finestra, si sono introdotti in un appartamento in via Borsi alla Guizza e hanno rubato un tablet, un computer, orologi ed altro. Lasciando le stanze completamente a soqquadro. Nell’appartamento vive una signora moldava che alle 20.40, ora del furto, era fuori casa.

Era invece in casa, e molto vigile, il residente di un appartamento accanto. Il quale, affacciato alla finestra, ha cominciato a notare i movimenti che gli sono parsi sospetti dei tre ragazzetti, giù in strada. Poi, due non li ha più visti mentre il terzo è rimasto in strada, a fare da palo. Il residente ha subito pensato molto male, e in questo caso ha avuto ragione. Ha chiamato la questura e ha raccontato quanto aveva visto e stava vedendo: mentre una volante accorreva sul posto, il signore stava al telefono con la centrale e aggiornava gli agenti sui movimenti dei tre.

A un certo punto i due, quelli che evidentemente erano entrati, nell’appartamento, sono ricomparsi, con un borsone in mano. E il terzetto si è quindi allontanato imboccando vie diverse. Strade che il residente ha saputo perfettamente indicare alla centrale la quale ha comunicato le informazioni in diretta agli agenti della volante.

Risultato, una breve perlustrazione e i tre sono stati beccati, identificati e perquisiti. Nel borsone è stata recuperata la refurtiva che è poi restituita alla padrona di casa nel frattempo rientrata.

I due maggiorenni sono Ibrahim Hysa, di 18 anni, già segnalato per analoghi reati e Marjo Korriku, 19 anni, incensurato: entrambi arrestati. Il terzo, minorenne, è stato accompagnato in una comunità. E in una qualche comunità è possibile vivessero, fino ai 18 anni come la legge prevede, anche gli altri due, ora senza fissa dimora e in balia di loro stessi. 

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