«Vedremo a settembre Il problema oggi sono i collaboratori no vax»

«Non mi sono fatta prendere dal panico, ormai sono abituata a questi continui cambiamenti», dice Daniela Bardelle titolare di Padova Nuoto «per il momento le nostre attività sono soprattutto all’aperto, dove il Green pass non è necessario». La maggior parte delle persone in questo periodo estivo va infatti in piscina a praticare nuoto libero: «Per loro è rimasto tutto invariata. Basta prenotarsi, ogni corsia ha un numero ridotto di nuotatori». I centri estivi, altra attività di Padova Nuoto, sono esclusi dall’obbligo del certificato verde avendo bambini di età inferiore ai 12 anni, mentre al momento ci sono solo un paio di corsi di nuoto e acquagym che si svolgono all’interno: «A queste persone abbiamo dovuto chiedere il Green pass e qualcuno al momento ha rinunciato. In ogni caso sono corsi che andranno avanti ancora una settimana, credo che il vero problema si porrà a settembre, quando ricomincerà tutta l’attività all’interno». Un paio di rinunce in questi giorni ci sono state anche da parte dei ragazzini sopra i 12 anni che frequentano i corsi accelerati di nuoto. «Sono un paio non di più. Al momento possiamo dire che non stiamo accusando il colpo» assicura. Un problema per Padova Nuoto spiega la titolare Bardelle sarà quello dei collaboratori non vaccinati. «Come struttura abbiamo chiesto a dipendenti e collaboratori di avere il certificato, quindi di vaccinarsi o di farsi il tampone ogni 48 ore. Diverse persone si sono tirate indietro. Li stiamo contattando in questi giorni ma per ora almeno 6 non hanno intenzione di munirsi di Green pass. Sono pochi ma si tratta di istruttori e collaboratori con un’esperienza anche ventennale e che per noi sono un’importante risorsa». Bardelle, oltre a essere molto scrupolosa sulle regole si dichiara assolutamente favorevole al pass: «Mi rendo conto che sta mettendo in difficoltà alcune attività, ma mi auguro permetta di evitare nuove chiusure, deleterie per gli impianti sportivi». —
A.F.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova