Veneto City, parte la sfida a Padova

Endrizzi punta ad avere il polo della calzatura: «Siamo nell'area ideale»
INTERVENTO COLOSSALE Il progetto del nuovo polo commerciale a 15 km da Padova, dove troveranno posto magazzini, negozi, alberghi, imprese, servizi e uffici
INTERVENTO COLOSSALE Il progetto del nuovo polo commerciale a 15 km da Padova, dove troveranno posto magazzini, negozi, alberghi, imprese, servizi e uffici
 VIGONZA.
Il vestito c'è ed è il vestito alla moda firmato dall'architetto Mario Cucinella. Manca di capire è chi lo indosserà. Le destinazioni delle aree sono state decise, ma cosa e chi ci sarà a Veneto City, il progetto immobiliare da quasi 2 milioni di metri cubi tra Dolo e Pianiga? Il regista dell'operazione, Luigi Endrizzi, spiega dal suo ufficio di Vigonza che negli ultimi due anni sono stati presi contatti con grandi marchi e società alberghiere, «ma è ancora presto per fare nomi». E a domanda, risponde: «Certo che ci piacerebbe avere con noi l'Acrib e poter ospitare il polo calzaturiero». E la città della Moda, l'altro grande progetto immobiliare previsto a Fiesso e gestito dall'immobiliarista Francesco Fracasso? Endrizzi risponde così: «L'area dove sorgerà Veneto City ce la invidiano in tutta Europa, per trovare la Città della Moda serve la cartina stradale». Non ci vuole molto a capire che è iniziata la guerra per accaparrarsi i clienti. Difficilmente entrambi i progetti potranno stare sul mercato. Di Veneto City si può dire che per ora non sono previsti uffici pubblici, e anche il trasferimento in un unico polo degli ospedali di Dolo e Mirano - già ipotizzato in uno studio dell'Asl 13 - resta solo una possibilità remota. Tutti i contatti, spiegano Endrizzi e l'ad Rinaldo Panzarini, sono stati presi con strutture private, e grande attenzione è stata riservata alle associazioni di categoria.  Per ciò che riguarda l'iter del progetto, dopo la firma dell'accordo di programma con i Comuni di Dolo e Pianiga, c'è tempo fino all'8 agosto per presentare le osservazioni al progetto. Dopo la loro valutazione si passerà alla firma definitiva e alla programmazione urbanistica, che prevede per questa prima fase quattro stralci. Gli interventi verranno realizzati partendo dal verde e dalle infrastrutture, tra le quali la nuova stazione dei treni. Le prime ruspe potrebbero accendersi già nel 2012, e per realizzare la prima fase dell'intervento saranno necessari una decina d'anni. Le aree del terzo e quarto stralcio sono quelle di proprietà del gruppo Basso di Treviso, che le ha messe in vendita. E chi sta trattando per acquistarle? Endrizzi, ovviamente. «Vedremo - dice - se troviamo un accordo». La seconda fase dell'intervento dovrà essere decisa con un secondo accordo. Si tratta di un'area di 600 mila metri quadrati.  Il sogno che Endrizzi coltiva da oltre 10 anni per concludere, come spiega, la sua carriera, è però l'incubo di chi teme l'ennesimo scempio urbanistico. Un'ansia che l'architetto Cucinella prova a smontare. «E' un intervento di riqualificazione, non certo in un'oasi e che gli amministratori hanno tutta la possibilità di controllare passo dopo passo, visto che le decisioni urbanistiche devono essere ancora prese, e dovranno essere prese insieme, stralcio dopo stralcio. Veneto City non sarà un'astronave calata sul territorio».  

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