Ventiquattro contagi al Due Palazzi di Padova. Nuovo cluster nella casa circondariale

Si tratta di 22 detenuti e 2 agenti di polizia penitenziaria. La Cgil: «Serve da subito il vaccino e vanno ridotti i tempi dei tamponi»
Una tenda per il triage di controllo sanitario anti Covid davanti al Due Palazzi
Una tenda per il triage di controllo sanitario anti Covid davanti al Due Palazzi

PADOVA.  Un nuovo cluster al Due Palazzi e dal sindacato il commento è chiaro e netto: «Vaccini subito, in carcere come nelle case di riposo». A distanza di quattro mesi dall’altro grande focolaio registrato nella struttura penitenziaria padovana, in queste ore sono ben 24 i casi di positività in via Due Palazzi.

A denunciare la situazione è Giampietro Pegoraro della Cgil Penitenziaria: «L’emergenza è scattata qualche giorno fa in casa circondariale, quando un detenuto ha lamentato la perdita improvvisa del gusto e più di qualche acciacco».

Sintomi compatibili con il Covid-19. È quindi scattato il monitoraggio con i tamponi. «Venerdì sono arrivati i primi esiti, che hanno confermato 12 detenuti positivi. Questa mattina (sabato, ndr) se ne sono aggiunti altri 10», assicura il sindacalista. Che conferma anche 2 guardie di sicurezza positive al Coronavirus.

«La casa circondariale era rimasta esclusa dalla scorsa ondata di contagi, circostanza che rende le positività di queste ultime ore ancora più grave», sottolinea Pegoraro. La casa circondariale è la struttura in cui sono detenute le persone in attesa di giudizio e quelle condannate a pene inferiori ai cinque anni: la popolazione è di circa 200 persone. Il timore, inevitabile, è con i prossimi tamponi possano emerge nuovi detenuti positivi.

A fine ottobre, il Due Palazzi di Padova era con la casa circondariale di Trieste la struttura del Triveneto maggiormente vessata dal Covid. Il bilancio di quei giorni parlava di 32 detenuti positivi al Covid-19 nella casa di reclusione e di 1 nella casa circondariale. Ai carcerati si erano aggiunte anche 15 guardie di sicurezza nella casa di reclusione e altre 3 in casa circondariale. Numeri maggiori a quelli attuali. Si era registrata anche una vittima: a perdere la vita era stato Donato Bilancia, 69 anni, noto come il “killer dei treni”. Stava scontando al Due Palazzi tredici ergastoli per diciassette omicidi, avvenuti tra il 1997 e il 1998 dalla Liguria al Piemonte.

«La scoperta di questo nuovo cluster ha imposto l’immediato di piano di sicurezza, che tra le altre cose prevede anche lo stop alle visite ai detenuti» incalzano dalla Cgil «ma questo non è sufficiente: servono i vaccini, e nell’immediato». La settimana prossima dovrebbero sottoporsi a vaccino i poliziotti impegnati nella struttura, «ma l’immunizzaz

ione va estesa a tutta la popolazione, quindi anche ai detenuti. Stiamo parlando di spazi comunitari che hanno le stesse caratteristiche delle case di riposo, che guarda caso sono state le prime a essere inserite nel piano vaccinale». La Cgil segnala inoltre la necessità di ridurre il tempo tra un tampone di monitoraggio e quello successivo: «Quasi un mese di distanza tra i due test è eccessivo». —




 

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