Verifiche alle caldaie, è allarme truffatori

Le truffe d’inizio autunno che hanno a che fare con i riscaldamenti a uso domestico e civile iniziano a fare la loro comparsa. È la stessa Provincia di Padova a mettere in guardia i cittadini ricordando che già a partire dalla fine di agosto si susseguono le segnalazioni di sedicenti operatori di Padova Attiva srl che girano per le case spacciandosi per verificatori accreditati. E se con l’inizio della stagione fredda centinaia di migliaia di famiglie padovane devono fare i conti con la manutenzione dei propri impianti è la stessa Padova Attiva, la partecipata della Provincia che di verifica degli impianti di riscaldamento si occupa, a ricordare che per tutte le operazioni di manutenzione a fare fede sono le indicazioni che l’installatore applica alla caldaia e che devono essere seguite dagli utenti per la propria sicurezza. «In mancanza di etichette dell’installatore» spiega Luca Facchin, amministratore di Padova Attiva srl, «fa fede il libretto della caldaia che viene fornito dal costruttore. Se anche questo non fosse presente, la normativa prevede scaglioni precisi di 1, 2 o 4 anni a seconda del tipo di impianto». Le normative Uni e Cei prevedono verifiche ogni due anni sia per le caldaie alimentate a combustibile liquido o solido, di potenza termica compresa fra 10 e 100 kW che per quelle alimentate a gas, metano o gpl, di potenza termica a 100 kw. È invece annuale per le caldaie alimentate a combustibile liquido o solido, di potenza termica superiore a 100 kW mentre ogni quattro anni per quelle alimentate a gas, metano o gpl, di potenza termica compresa fra 10 e 100 kW. Solo l’anno scorso Padova.(r.s.)
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