Verso Incroci di Civiltà: a contatto con gli scrittori

Antonia Susan Byatt
«Iconfini non vanno superati, ma attraversati» dice l'antropologo Fredrik Barth. Bisogna passarci in mezzo ed entrarci dentro fino a sentirne propri gli odori, la cadenza della lingua, il profilo di un paesaggio e se non è da tutti prendere e partire ci si può sempre incrociare tra le pagine di un libro e rimanerci, almeno per qualche ora. «Verso Incroci di Civiltà» è il percorso letterario, presentato ieri a Ca' Foscari, che anticipa l'appuntamento annuale nei luoghi più disparati della città: dal 10 marzo al 12 aprile, dalla Giudecca a Maserada, biblioteche, musei e librerie si preparano ad accogliere scrittori di tutto il mondo con letture approfondite e incontri sui temi più svariati (www.incrocidicivilta.org). «Non è solo un festival di letteratura, è molto di più, è un incrocio di civiltà; da tempi immemori gli uomini si siedono attorno al fuoco a raccontare storie annullando ogni gerarchia. Questo è lo spirito dell'iniziativa che riconferma Venezia centro di cultura» spiega l'assessora Agostini. Protagonista dell'evento di aprile (dal 13 al 16) sarà l'inglese Antonia Byatt, definita dalla critica «acuta come Agatha Christie ed erudita come Umberto Eco», rivelata dal romanzo thriller Possessione; a lei è dedicato l'incontro di apertura il 10 marzo alla Biblioteca civica di Mestre. Il programma propedeutico dedica un ampio spazio anche alla difficoltà di incontrarsi, come racconta la scrittrice italo somala Igiaba Scego in La mia casa è dove sono, ripercorrendo alcuni episodi di razzismo. Dalla Somalia a Israele, per conoscere quello che a volte i media non raggiungono, come nel caso di Etgar Keret, approdato in Italia con Gaza Blues, che racconta il conflitto palestinese attraverso una proposta di dialogo e ascolto reciproco. Ecco allora che incontrarsi in un libro diventa l'occasione per attraversare i confini del proprio mondo e lasciarsi alle spalle un po' di pregiudizi. «Gli autori saranno più di 30. Stiamo crescendo ogni anno e siamo davvero soddisfatti» afferma Shoul Bassi, curatore di Incroci: «Per questo non vogliamo che l'evento duri solo tre giorni, ma che si estenda nel territorio affinché il pubblico ne sia parte attiva». Per quanto riguarda gli ospiti italiani Bassi anticipa che saranno scrittori tradizionali e qualcuno fa già il nome di Gad Lerner e Carofiglio...
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