Via libera del Consiglio alla nuova chiesa ortodossa

La comunità moldava aveva acquistato il terreno mesi fa ma serviva la variante urbanistica: l’edificio costerà 5 milioni e sarà autofinanziato 

Via libera del Comune alla nuova chiesa ortodossa russo-moldava: la comunità aveva acquistato il terreno alcuni mesi fa e aveva già pronto il progetto per un edificio di culto da 700 posti, con annesso centro culturale, ma per procedere mancava una variante urbanistica, votata ieri alla quasi unanimità. «La richiesta», spiega il vicesindaco Arturo Lorenzoni, «è arrivata dal parroco, che chiedeva di poter edificare la chiesa in via Longhin». L’area è quella dove già oggi si radunano i camioncini che partono per la Moldavia e che per questo è nota come “Interporto moldavo”. Attualmente è qualificata come verde pubblico attrezzato di interesse generale e non è compatibile con un luogo di culto: si è resa quindi necessaria una variazione urbanistica, ieri approvata quasi all’unanimità (cinque astenuti, nessun contrario).

La solidarietà alla comunità moldava è stata espressa trasversalmente, da destra a sinistra, con numerosi interventi favorevoli. La nuova chiesa costerà circa 5 milioni di euro e sarà interamente autofinanziata. Attualmente i fedeli si riuniscono nella piccola chiesa di via Santi Fabiano e Sebastiano, che tuttavia è molto piccola e di domenica fatica ad accogliere l’intera comunità. In più, risulta difficilmente raggiungibile a causa della mancanza di parcheggio. Solo nella città di Padova i moldavi sono più di 4 mila, ma la chiesa riunirà i fedeli da tutto il Veneto, come punto di riferimento della comunità ortodossa di rito russo (che fa riferimento al patriarcato di Mosca guidato da Kirill I). Un’altra parte della comunità moldava invece fa riferimento alla chiesa ortodossa di rito latino, quindi al patriarca di Romania, Daniel, e si riunisce nella chiesa di Santa Parascheva in via Tunisi. In tema di lavori in corso, ieri l’assessore Andrea Micalizzi ha fatto un breve punto sui cantieri che riaprono: in particolare, ha ricordato che proprio ieri sono partiti gli attesi lavori per l’illuminazione dell’argine Brentella, e che sabato sarà abbattuta la terza palazzina di via Anelli. —

S.Q.

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