Via libera della giunta ai tavolini al coperto per i bar in centro

PADOVA. Fino a oggi bar e ristoranti potevano al massimo posizionare dehor ombrelloni, sedie e tavolini. Nulla di più per il plateatico estivo e d’inverno tutti al chiuso. La «rivoluzione» arriverà con il nuovo piano dell’arredo urbano che la giunta sta preparando e che presto discuterà il consiglio comunale.
«Vogliamo dare la possibilità ai locali di mettere coperture e funghi che rendano possibile il plateatico anche d’inverno, perché la città dovrà essere viva tutto l’anno», spiega il sindaco Massimo Bitonci.
Il dossier in giunta. In corso di elaborazione dunque c’è un voluminoso dossier con criteri e tipologie di “arredi urbani” consentiti. A partire da sedie e tavolini ma anche strutture, fioriere, pedane e transenne. Tutto rigorosamente «schedato» e promosso dalla giunta.
«Ovviamente faremo un passaggio preliminare con la Soprintendenza, cui resta l’ultima parola per il via libera definitivo - prosegue Bitonci - Ma se c’è un parere positivo già in origine sulle strutture sarà più semplice avere l’ok».
Le strutture per i bar. Via libera dunque a strutture che fino ad oggi erano sempre rimaste vietate in centro storico. Le uniche eccezioni sono rappresentate dai “gazebo” del Caffe Cavour nell’omonima piazza e del Bar Margherita in piazza dei Frutti. Resterà però anche l’obbligo di un passaggio nella Commissione tecnica sull’arredo urbano di Palazzo Moroni.
Padova città viva. Il nuovo piano messo a punto dall’amministrazione si inserisce in un progetto più ampio di rilancio del commercio in città. Che passa anche dalla modifica al regolamento edilizio, già approvata dal consiglio comunale, che consente il posizionamento di strutture per bar e ristoranti anche su fiumi e canali della città. Il tutto accompagnato dal nuovo regolamento che, con la patente a punti, consentirà l’apertura dei locali sino alle 2 in centro storico e alle 5 fuori mura.
Soddisfatta l’Appe. La notizia è accolta positivamente dall’Appe, associazione dei pubblici esercizi. «Era quello che avevamo chiesto al sindaco lo scorso 3 luglio», sottolinea il segretario Filippo Segato: «Speriamo di poter essere coinvolti nelle decisioni».
Di certo molti esercenti anelavano la possibilità di cambiare i propri plateatici: «Finora il regolamento consentiva solo diverse tonalità di grigio. Speriamo ci sia un cambiamento sia in termini di materiali che di colori».
I “funghi” per l’inverno. E sulla volontà di regolare i “funghi” per l’inveno l’Appe rilancia un protocollo già in uso a Milano: «Si tratta di semplici regole approvate dai vigili del fuoco. Le faremo avere al sindaco e agli uffici tenici».
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