«Vigodarzere potrebbe comprare le case Ater»
VIGODARZERE. La difficile situazione in cui vivono i residenti di piazzale Galilei a Saletto, a causa delle persone che abitano negli alloggi Ater provenienti dal Comune di Padova (proprietario delle case), aspetta da tempo una soluzione che poteva essere vicina con il piano di dismissione degli alloggi popolari. Il Comune di Vigodarzere poteva acquistarne due e mettervi all’interno famiglie del paese in emergenza abitativa o bisognose. «Con alcune persone di Vigodarzere si potrebbero iniziare dei percorsi di coinvolgimento e mediazione», dichiara il consigliere di minoranza Fabio Giacometti, «dal momento che starebbero in quegli alloggi in maniera più stabile rispetto al continuo turnover delle persone che manda il Comune di Padova».
Giacometti, che presiede la commissione per le politiche sociali, ha convocato una riunione domani in modo da definire le richieste di variazione al bilancio da approvare durante il consiglio comunale di martedì. «La gara di acquisizione dei due appartamenti è andata deserta», continua il consigliere, «perché la giunta ha ritenuto che non fosse una priorità, anche per il continuo scontro che esiste fra il gruppo della Brentana ed il Partito democratico (favorevole all’acquisizione). Purtroppo, le norme statali, a partire dall’anno prossimo, non consentiranno più alle amministrazioni locali di investire nell’acquisto di immobili. Con Roberto Zanovello presenteremo pertanto domani mattina un emendamento alla variazione di bilancio, per un estremo tentativo di indirizzare l’amministrazione a comperarli».
Spulciando tra le pieghe del bilancio, si possono eliminare alcune voci di spese che non saranno realizzate e trovare i soldi per acquistare i due alloggi, in piazzale Galilei 1 e 3, che valgono circa 55 mila euro l’uno e 40 mila l’altro. Si verrebbero a risolvere così i problemi di convivenza tra chi abita in questi due appartamenti e i residenti degli altri alloggi e nelle case vicine.
Anche il consiglio di frazione di Saletto ha chiesto più volte un intervento da parte dell’amministrazione comunale, per gli schiamazzi, i rifiuti abbandonati, le “facce strane”, il disturbo che costoro arrecano, «i ripetuti episodi di furti e microcriminalità ai danni dei residenti che, senza effetto, sollecitano da anni attenzione e rispetto in particolare alla tutela dei minori», come scrissero neanche un mese fa.
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