Addio a Giovanni “Franco” Coppiello, inventò gli sfilacci di cavallo
Aveva 85 anni, cominciò a lavorare la carne sessant’anni fa dopo un’esperienza in conceria. L’ultimo saluto si terrà mercoledì mattina alle 9.30 nella chiesa di Perarolo

È morto giovedì sera all’ospedale di Cittadella l’imprenditore Giovanni Coppiello, Franco per gli amici. Aveva 85 anni. La notizia si è subito diffusa non solo a Vigonza, ma anche in gran parte della provincia varcandone i confini tanta era la sua popolarità.
Il nome di Franco Coppiello rimane indissolubilmente legato alla produzione e vendita di carne di cavallo. Il suo successo in campo imprenditoriale era pari alla sua generosità verso chi era meno fortunato. Sono innumerevoli, infatti i gesti fatti senza renderli pubblici.
Coppiello stesso amava ricordare che aveva cominciato da giovane in un’industria conciaria. Poi, con la sua intraprendenza, si mise a lavorare la carne, e sessant’anni fa, aprì il primo negozietto nell’area dove oggi sorge Piazza Régia a Busa.
Con tanto sacrificio, intraprendenza e coraggio, negli anni Settanta riuscì a trasformare la sua piccola macelleria equina in quella che è diventata una grande industria di lavorazione della carne di cavallo e ad aprire un’importante macelleria in via Padova a Busa, entrambe conosciute a livello sovraprovinciale. Un po’ per necessità e un po’ per genialità inventò lo sfilaccio di cavallo, un prodotto che non esisteva, copiato poi da tanti.
«Franco ha sempre vissuto con grande entusiasmo affrontando con coraggio tutte le avversità e gli ostacoli che la vita gli ha messo di fronte. Senza mai perdere di vista la cosa più importante che è la sua famiglia» sostiene la figlia Barbara «è stato un padre, un nonno, uno zio e un amico dal cuore d’oro, sempre pronto ad aiutare chi ne avesse bisogno. Con la sua intraprendenza, negli anni Settanta ha saputo trasformare la sua piccola macelleria equina dalle origini molto modeste in una moderna azienda sempre più ampia e di alta qualità che da più di 40 anni miete successi grazie a una gamma di prodotti tra cui il più conosciuto è lo sfilaccio di cavallo».
Coppiello era anche campione nazionale di tiro al volo con l’elica e amava il canto e la musica. Nel corso delle feste che si tenevano in via Padova a Busa gli piaceva esibirsi insieme a Redo della Polissena: Franco cantava e Redo suonava la fisarmonica.
Da alcuni anni Franco Coppiello si era ritirato dalla vita pubblica.
Operato al cuore, con intervento riuscito, il giorno delle dimissioni dall’ospedale è stato però colpito da ischemia. Le sue condizioni sono andate peggiorando progressivamente, di anno in anno. Ultimamente era stato ricoverato all’ospedale di Cittadella, sempre assistito amorevolmente dai suoi familiari.
Lascia la moglie e le figlie Paola e Barbara, che mandano avanti la sua attività. L’ultimo saluto si terrà mercoledì mattina alle 9.30 nella chiesa di Perarolo.
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