Vigonza: maxi grattata, mini vincite per oltre 250 persone

VIGONZA. Una ragazza è venuta addirittura da Bassano con un’amica per la prima “Maxi grattata del Padovano”, organizzata dai fratelli Enrico e Daniele Rigato al ristobar “Le Midì” di via Germania a Peraga. Una mega riunione di oltre 250 persone dato che i partecipanti si sono portati dietro amici e parenti. Grande festa iniziale, grande entusiasmo e tanta voglia di fare il colpaccio. Poi però la kermesse si è chiusa con un po’ di delusione per il risultato non tanto lusinghiero. In pratica ogni quota ha recuperato la metà di quanto era costata. Sono state 186 le quote da 20 euro ciascuna vendute dai fratelli Enrico e Daniele Rigato, titolari dell’edicola tabaccheria sulla Noalese a Peraga. Per un incasso di 3.720 euro. La grattata collettiva ha fruttato appena la metà: 1.995 euro. Ogni quota ha incassato 10,725 euro. La cosa sorprendente è che non uno dei biglietti grattati ha portato una cifra a quattro zeri. Nemmeno a tre zeri, che uno si sarebbe pure accontentato. Tutte vincite di piccolo cabotaggio. Ventitrè sono stati i “grattini” da 5 euro; 36 quelli da 10; 3 da 15; 32 da 20; uno da 25; 4 da 50 e 6 da 100 euro. Tutti gli altri sono finiti nella pattumiera sotto lo sguardo corrucciato dei partecipanti. «Ma che, ci hanno dato quelli taroccati?»,ha buttato là un giocatore. Invece no, tutti omologati. Erano stati ordinati apposta per la serata.
«La prossima volta dobbiamo farlo con i tagliandi che hai in casa, niente ordini. Chi sa mai che quelli della distribuzione sanno dove c’è la grossa vincita?», ha consigliato un cliente ai Rigato. «Scommettiamo che fra quelli che non sono andati venduti si cela il biglietto buono?», ha detto qualcun altro. Oggi tutti in tabaccheria a sfidare la fortuna. Per essere la prima esperienza nel Padovano va detto che tutto è filato liscio. Impeccabile l’organizzazione: finito di grattare si poteva andare via e ritirare la vincita successivamente in tabaccheria. Ma non si usciva senza presentare il bigliettino di via libera, dunque nessuna possibilità di fare i furbi e sgattaiolare fuori beffando gli altri concorrenti.
L’appuntamento era fissato per le 18.30. All’arrivo ciascun partecipante ha trovato il buffet per il quale aveva pagato i tre euro accessori. Quindi l’ingresso in sala. Ognuno ha potuto scegliere il gratta e vinci preferito fra tre opzioni della serie “Il Miliardario”: una schedina da 20 euro, due da 10 oppure 4 da cinque euro. Poi il via alla grattata collettiva. «Abbiamo fatto 100 euro in quattro», ha annunciato Alex Ferrarese, padovano. «Anche io 100», si è accodato Angelo Montin di Mellaredo di Pianiga. Centoventi euro li ha totalizzati il gruppo di Andrea Levorato, tutto vigontino. Fernanda Cerenini e Fiorella Pinton di Cadoneghe 35 euro. Man mano che le schedine venivano grattate è apparso chiaro che le grosse cifre restavano un miraggio. Nemmeno i gratta e vinci dei 38 che li avevano prenotati senza presentarsi hanno riservato grandi sorprese. È toccato a Enrico Rigato grattarli con l’apposita macchinetta mentre gli ultimi partecipanti rimasti gli puntavano gli occhi addosso incrociando le dita. Ma è andata buca anche lì.
«Il più contento sarei stato io se ci fosse stata la grossa vincita, solo per la pubblicità che avrei avuto», ha detto l’esercente. «La prossima volta andrà sicuramente meglio». La dea bendata è avvisata.
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